Luca Giordano (1634-1705) è uno dei più grandi pittori del Seicento napoletano, noto per la sua prolifica produzione artistica e per la versatilità stilistica, che lo ha reso celebre in Italia e in Europa.
Nato a Napoli, fu un artista eclettico, capace di spaziare dal naturalismo ispirato a Caravaggio fino al barocco più sfarzoso, con influenze rinascimentali veneziane e fiamminghe.
Conosciuto anche come “Luca Fapresto” per la sua straordinaria velocità nel completare le opere, Giordano ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico della città.
Se hai prenotato una delle nostre camere di Napoliving, sarai nel posto giusto per realizzare un itinerario delle opere di questo grande artista.
In questo articolo esploreremo alcuni dei suoi capolavori più iconici a Napoli, offrendo una guida per apprezzare appieno il genio creativo di questo maestro del barocco.
Di cosa parliamo in questo articolo
Luca Giordano: contesto artistico e influenze
Luca Giordano si formò a Napoli, probabilmente nella bottega di Jusepe de Ribera, e fu influenzato dal naturalismo crudo e diretto di Caravaggio.
Tuttavia, la sua carriera fu caratterizzata da una continua evoluzione, con viaggi in diverse città italiane ed europee, che arricchirono il suo stile.
La sua fama crebbe rapidamente, e il pittore lavorò per prestigiose corti e committenti privati, tra cui i Medici a Firenze e Carlo II d’Asburgo in Spagna.
Questo percorso culminò nella fase barocca e rococò, dove Giordano raggiunse l’apice della sua espressività artistica, utilizzando colori vivaci, dinamismo e un senso teatrale della composizione.
Durante un soggiorno a Venezia, approfondì lo studio di artisti come Paolo Veronese e Tiziano, il cui influsso si riscontra nella sua ricca tavolozza cromatica e nella vivacità delle scene dipinte.
Anche le opere di Pietro da Cortona e Giovanni Lanfranco contribuirono a plasmare il suo stile barocco, che fonde armoniosamente il movimento e l’eleganza, riflettendo una concezione quasi scenografica della pittura.
Luca Giordano: le opere a Napoli
Le opere di Luca Giordano sono disseminate in varie chiese, musei e palazzi di Napoli, che ancora oggi conservano preziose testimonianze della sua maestria.
Di seguito, ti proponiamo una guida per ammirare le principali opere dell’artista nella sua città natale.
Chiesa di San Giuseppe dei Ruffi
Uno dei primi luoghi da visitare è la Chiesa di San Giuseppe dei Ruffi, che ospita una straordinaria tela di Luca Giordano.
Potrai osservare la potenza narrativa e la maestria cromatica dell’artista, che attraverso i suoi personaggi comunica una profondità emotiva unica.
Quest’opera rappresenta un esempio precoce del suo stile barocco, in cui si intravede già l’influenza di Tiziano e Veronese.
Chiesa dei Girolamini
Un’altra tappa imprescindibile è la Chiesa dei Girolamini, dove si trova un imponente affresco di Giordano sulla controfacciata.
Quest’opera è uno degli esempi migliori della sua capacità di lavorare in grande scala, creando composizioni monumentali e scenografiche.
In questo caso, l’artista sfrutta al massimo la spazialità architettonica della chiesa, con figure che sembrano animarsi grazie a giochi di luce e ombra tipicamente barocchi.
Museo di Capodimonte
Il Museo di Capodimonte custodisce diverse opere di Luca Giordano, tra cui alcune delle sue tele più rappresentative.
Questo museo, uno dei più importanti d’Italia, permette di osservare da vicino l’evoluzione del suo stile e di confrontare le sue opere con quelle di altri grandi maestri.
Tra i dipinti, spiccano soggetti religiosi e allegorici che riflettono la maestria tecnica e la sensibilità emotiva di Giordano.
Gallerie d’Italia
Le Gallerie d’Italia a Napoli, situate a Palazzo Piacentini, ospitano alcuni dipinti di Luca Giordano.
Questo luogo offre una cornice perfetta per ammirare l’arte barocca e rinascimentale napoletana, con opere che spaziano dai temi religiosi ai soggetti mitologici.
La collezione presenta alcune opere dell’artista, dalle quali emerge il suo talento nel ritrarre emozioni e stati d’animo intensi.
Certosa di San Martino
Uno dei capolavori più celebri di Giordano a Napoli si trova nella Certosa di San Martino, in particolare nella Cappella del Tesoro Nuovo.
L’artista dipinse il celebre Trionfo di Giuditta, un’opera che rappresenta l’apice della sua arte barocca. Con colori vivaci e composizioni dinamiche, Giordano cattura la scena biblica in tutta la sua drammaticità, rendendo la Certosa una tappa imperdibile se ami l’arte barocca.
Basilica di San Pietro ad Aram
Nella Basilica di San Pietro ad Aram sono collocate due delle tele giovanili di Giordano: San Pietro e San Paolo si abbracciano prima di andare al martirio e La consegna delle chiavi.
Questi dipinti rivelano l’influenza dei grandi maestri caravaggeschi e del naturalismo napoletano, pur lasciando intravedere la direzione verso la quale si sarebbe evoluto il suo stile.
Duomo di Napoli
All’interno del Duomo di Napoli, sulle pareti della navata, si trovano diverse opere di Luca Giordano raffiguranti Apostoli e Dottori della Chiesa.
Questi dipinti mostrano l’abilità dell’artista nel rappresentare figure religiose con un realismo vibrante, catturando l’essenza spirituale dei soggetti.
Il Duomo è uno dei luoghi ideali per immergersi nel periodo barocco di Luca Giordano, grazie all’ambiente suggestivo e alla qualità delle opere esposte.
Museo Civico Filangieri
Il Museo Civico Filangieri conserva nella sua collezione pittorica alcune opere di Luca Giordano, tra cui ritratti e dipinti religiosi.
Questo museo offre uno sguardo particolare sull’aspetto più intimo e riflessivo del pittore, con opere che esprimono la sua abilità nel ritrarre sentimenti profondi e complessi.
Museo di Castel Nuovo
Nel Museo di Castel Nuovo si trova una delle opere firmate e datate da Luca Giordano, San Nicola in gloria (1658), proveniente dalla chiesa di San Nicola a Nilo.
Quest’opera, realizzata in giovane età, mostra l’abilità precoce dell’artista e la sua capacità di coniugare forza espressiva e raffinato dettaglio stilistico.
Basilica di Santa Maria della Sanità
Un’altra importante opera di Giordano, Lo Sposalizio mistico di Santa Rosa da Lima (1672), si trova nella Basilica di Santa Maria della Sanità.
Il pittore rappresenta la scena mistica con una sensibilità unica, utilizzando un impianto cromatico vibrante e un gioco di luci, che rende l’opera visivamente affascinante.
Pio Monte della Misericordia
Nella quadreria del Pio Monte della Misericordia è esposto un Autoritratto di Luca Giordano, un’opera di grande interesse, poiché permette di conoscere l’aspetto del pittore e di osservare la sua straordinaria tecnica nel ritrarre sé stesso.
Questo autoritratto offre uno sguardo più intimo sulla personalità dell’artista.
Altri luoghi e opere imperdibili
Tra le altre opere da ammirare a Napoli troverai:
- Deposizione nella quinta cappella della Chiesa della Pietà dei Turchini;
- L’Immacolata con le sante Caterina, Chiara, Agnese ed Elisabetta d’Ungheria, nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli;
- il Riposo nella Fuga in Egitto e l’Infanzia di Maria, il San Pietro d’Alcantara che appare a Santa Teresa e il San Pietro d’Alcantara che confessa Santa Teresa nella Chiesa di Santa Teresa a Chiaia.
Ti aspettiamo da Napoliving!
Luca Giordano ha lasciato un’eredità inestimabile nel panorama artistico napoletano. Le sue opere rappresentano un viaggio tra naturalismo, barocco e rococò, capace di mostrare l’evoluzione di uno stile che è riuscito a imporsi sia a livello locale che internazionale.
Visitare Napoli attraverso le opere di Giordano, partendo dalle nostre camere di Napoliving, è un’esperienza unica, che permette di immergersi nella magnificenza del barocco e di scoprire la città sotto una luce artistica di rara bellezza.
Foto in copertina di Never covered su Wikimedia Commons
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.