Sorrento
Ti aspettiamo nella nostra Camera sorrento
Ti aspettiamo nella nostra Camera Sorrento
La Camera Sorrento della struttura Napoliving è stata pensata e decorata in pieno stile sorrentino, con una parete verniciata in gioioso e luminoso color giallo luce, a ricordare un dei simboli della città e della penisola sorrentina: il limone.
A personalizzare la camera, come per le altre, sono presenti due quadri realizzati su commissione da una pittrice locale che richiamano i colori e le ambientazioni della città di Sorrento.
Dotata – come tutte le stanze della struttura – di un bagno privato con ampia doccia, la Camera Sorrento è ideale per due persone o per un singolo viaggiatore, grazie ai suoi numerosi comfort:
Wi-Fi Gratuito
Minibar e frigo
Set di cortesia
Cambio asciugamani giornaliero
Pulizia camere giornaliera
Macchinetta del caffè e cialde
Bollitore elettrico e kit tè e tisane
TV 44 pollici
Climatizzazione
Insonorizzazione
Culla su richiesta
Colazione inclusa
Perché una camera dedicata a Sorrento?
Sorrento è conosciuta in tutto il mondo, resa celebre anche dal cinema e dalla canzone classica napoletana.
A tutto ciò che offre, in termini di natura, cultura, arte, gastronomia e paesaggi, abbiamo dedicato un articolo sul nostro blog, che ti invitiamo a leggere subito.
La ragione che ci ha spinti, però, a dedicare una camera della nostra struttura ricettiva a Sorrento è una delle tante leggende che si tramandano da secoli in città.
Te la raccontiamo subito.
La leggenda della Campana di Sant’Antonino
Sant’Antonino è il patrono della città di Sorrento, le cui spoglie sono conservate nella bellissima basilica intitolata a suo nome.
I cittadini, molto devoti, raccontano ancora oggi dei tanti miracoli che Sant’Antonino avrebbe realizzato, trasformandoli in miti e leggende, a metà tra fantasia e fede.
Una di queste leggende riguarda la cosiddetta Punta Campanella, il vertice estremo della penisola sorrentina.
Nonostante sia situata nel comune di Massa Lubrense e non di Sorrento, l’attribuzione del nome a questo promontorio straordinario è legata proprio al Santo patrono.
Infatti, si narra che alcuni pirati, sbarcati a Sorrento, trafugarono tutto dalla chiesa di Sant’Antonino Abate, compresa una campana.
Tentando la fuga, i pirati raggiunsero Punta Campanella – esattamente il 14 febbraio, giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda Sant’Antonino – salirono a bordo della nave, ma furono colti da una violenta tempesta, causata dalla furia del santo, che la affondò.
Con essa, andarono a fondo anche i beni rubati dalla chiesa di Sant’Antonino.
Da allora, i cittadini di Sorrento giurano di sentire risuonare, ogni 14 febbraio, il suono della campana del santo provenire dal fondo del mare.
Se non ci credi, puoi raggiungere Punta Campanella il 14 Febbraio, che casualmente è anche il giorno di San Valentino, e, tendendo l’orecchio verso il mare, provare ad ascoltare i rintocchi della campana in compagnia della persona che ami.