Sei un appassionato di letteratura e desideri esplorare i luoghi evocativi del romanzo “Via Gemito” di Domenico Starnone, vincitore del Premio Strega nel 2001?
Prenotando una delle nostre camere di Napoliving, potrai vivere un’esperienza unica e immergerti completamente nella Napoli descritta dall’autore.
Situato in posizione strategica, Napoliving ti permette di raggiungere agevolmente i posti citati in questo itinerario letterario, visitando luoghi storici e culturali, che l’autore richiama alla memoria nel suo romanzo.
Non perdere l’occasione di scoprire Napoli attraverso gli occhi di Starnone, soggiornando in una delle nostre accoglienti camere.
Partendo da Napoliving, prendi la metropolitana Linea 1, Università, proprio vicino al nostro ingresso e raggiungi la fermata di Quattro Giornate.
Da qui ha inizio il tuo itinerario a piedi nel romanzo più famoso di Domenico Starnone, detto Mimì.
Di cosa parliamo in questo articolo
- Via Gemito 64, Casa di Starnone
- Via Gemito: Lapide Commemorativa
- Antignano e il suo Mercato
- Chiesa di San Gennaro ad Antignano
- Via Luca Giordano: Fioraio D’Avino
- Galleria Forti a Via dei Mille
- Fermata Metropolitana di Quattro Giornate
- Teatro Bellini
- Accademia di Belle Arti
- Stazione di Piazza Garibaldi
- Vico dei Parrettari dietro Piazza Mercato
- Biblioteca Nazionale di Napoli
- Via Chiatamone e la Galleria San Carlo
- Luogo Bonus: Positano e il Quadro de “I Bevitori”
- Ti aspettiamo a Napoliving!
Via Gemito 64, Casa di Starnone
Iniziamo il nostro percorso al civico 64 di Via Gemito, al Vomero, dove si trova la casa in cui ha vissuto Domenico Starnone e che dà il titolo al romanzo.
È solo una casa tra le tante nella vita di Mimì, ma è sicuramente la più significativa ed è il luogo in cui si svolge gran parte della storia narrata.
Questa strada diventa un mezzo attraverso cui Starnone riflette sulla memoria e su come i luoghi possano conservare i ricordi delle persone e degli eventi.
Via Gemito è il punto di partenza per una narrazione che mescola realtà e finzione, memoria e immaginazione.
Potrai vedere il palazzo e, se sei fortunato a trovare il cancello aperto, magari chiedere di poter dare un’occhiata al cortile. La casa citata nel romanzo è un appartamento della scala C.
Via Gemito: Lapide Commemorativa
Proseguendo lungo Via Gemito, troverai l’edificio del Comando dei Carabinieri, caratterizzato da una lapide commemorativa per 7 Caduti Ignoti, che recita:
“In questo edificio trasformato in fortilizio si svolse l’ultima cruenta lotta dei giovani patrioti che ebbero ragione del tedesco vile e feroce”.
Questo luogo ricorda l’importanza storica e la resistenza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale ed è uno dei posti che più colpì Starnone da ragazzino, tanto da chiedere al padre chi fossero i caduti ignoti.
Nel romanzo, proprio pensando a questa lapide, afferma che all’epoca aveva paura di cadere ignoto, ma era certo che al padre non sarebbe accaduto mai.
Antignano e il suo Mercato
Dirigendoci verso Antignano, scopriamo il vivace mercato rionale, famoso per la varietà e la freschezza dei suoi prodotti.
Questo mercato rappresenta un punto di incontro per la comunità locale e un luogo pieno di vita e di colori, che cattura l’essenza della quotidianità napoletana.
È qui che Rusinè, madre di Domenico, veniva a fare la spesa e dove qualche volta attendevano il rientro del padre dal lavoro.
Chiesa di San Gennaro ad Antignano
A poca distanza dal mercato, troviamo la Chiesa di San Gennaro ad Antignano, in Via San Gennaro ad Antignano 82, dove la madre di Mimì veniva a messa.
Questa chiesa è un importante punto di riferimento per i fedeli e offre uno scorcio sulla devozione e sulle tradizioni religiose della città, radicate nella cultura locale.
Questa basilica minore pontificia è stata costruita tra il 1904 e il 1968. Originariamente eretta nel luogo dove, secondo la tradizione, avvenne il primo miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro nel 315, la chiesa sostituì una cappelletta demolita nel 1897.
I lavori iniziarono nel 1904 con la posa della prima pietra e la cripta fu aperta al culto nel 1905, mentre l’intera basilica fu completata nel 1968.
La vicina edicola del 1941 contiene un’effigie marmorea di san Gennaro, simbolo della devozione e della storia legata al santo patrono di Napoli.
Via Luca Giordano: Fioraio D’Avino
Purtroppo, nel 2017 ha chiuso la rinomata attività di piante e fiori D’Avino, tramandata per più di una generazione e situata in Via Luca Giordano 85, dove sin dagli anni ’50 era considerata una delle più prestigiose nel suo settore.
Questo era il luogo in cui Mimì e suo padre andavano a comprare i fiori per celebrare l’onomastico della madre ed era anche il percorso quotidiano del padre di Domenico per raggiungere il lavoro.
Oggi, Via Luca Giordano è conosciuta come la via dello shopping nel quartiere Vomero. Dal 2008 è pedonale e funge da centro commerciale all’aperto, offrendo ai passanti la possibilità di fare acquisti di ogni genere, tra libri, vestiti e altri articoli, e di godersi un dolce o un caffè sotto il caldo sole in uno dei numerosi bar e locali.
Uno degli aspetti più suggestivi della via sono gli alberi frondosi che percorrono i lati, offrendo ombra e frescura e gli artisti di strada, che contribuiscono a creare un’atmosfera vibrante e vivace nel quartiere.
Galleria Forti a Via dei Mille
Spostandoti verso Via dei Mille, nel quartiere Chiaia, l’itinerario può continuare raggiungendo Palazzo Leonetti, che ospitava la Galleria Forti, un punto di riferimento significativo nelle prime battaglie a favore dell’arte moderna.
Particolarmente importante per gli artisti della generazione del padre di Starnone, che qui esibivano i loro primi quadri, ricevevano le prime recensioni e si riunivano ogni sera, prima che aprissero il Blu di Prussia e altri locali.
Palazzo Leonetti è ora la sede del Consolato Britannico e del Consolato Spagnolo, un edificio affascinante da ammirare anche solo esternamente.
Via dei Mille è una strada commerciale di rilievo a Napoli, rinomata per lo shopping di lusso e la presenza di boutique delle più importanti case di moda.
Fermata Metropolitana di Quattro Giornate
La fermata della metropolitana di Quattro Giornate è un omaggio alla resistenza della città durante i quattro giorni di rivolta contro l’occupazione tedesca nel 1943.
Questo luogo rappresenta un’importante memoria storica per Napoli ed è il collegamento che utilizza il padre di Mimì per raggiungere luoghi del centro città.
Teatro Bellini
Il Teatro Bellini è uno dei teatri storici di Napoli, conosciuto per la sua programmazione di spettacoli teatrali e musicali. Siamo nel pieno centro storico.
Questo luogo rappresenta un parte importante della storia di Via Gemito, perché è qui che il talento come pittore del padre di Domenico Starnone viene riconosciuto dagli Americani.
È anche qui che decide di non partire per l’America per fare fortuna, scelta che sarà il suo rimpianto più grande.
Accademia di Belle Arti
L’Accademia di Belle Arti è un’istituzione prestigiosa che ha formato generazioni di artisti. Visitarla significa immergersi nella storia dell’arte napoletana.
Nel libro, viene citata come il luogo dove il papà di Mimì segue un corso artistico di nudo e impara molto sull’anatomia del corpo umano.
Stazione di Piazza Garibaldi
La stazione di Piazza Garibaldi è un punto di riferimento importante per i trasporti cittadini.
Qui lavorava Federico, il padre di Starnone, come ferroviere. Questo luogo è carico di significato personale e storico, legato alla vita e alle esperienze della famiglia.
Vico dei Parrettari dietro Piazza Mercato
Alle spalle di Piazza Mercato, c’è Vico Parrettari, il luogo di nascita del padre di Starnone.
Questa zona, con le sue strette viuzze e l’atmosfera autentica, offre uno spaccato della Napoli più genuina e tradizionale, lontana dalle rotte turistiche più battute.
Una volta qui, ti consigliamo di visitare anche l’adiacente Piazza del Carmine e la sua Basilica Santuario, una delle più grandi di Napoli, famosa soprattutto per il crocifisso ligneo miracoloso e la storia di Masaniello.
Biblioteca Nazionale di Napoli
La Biblioteca Nazionale è un tempio del sapere, dove è possibile trovare una vasta collezione di libri e documenti storici.
Questo luogo è ideale per gli appassionati di letteratura e per chi desidera approfondire la conoscenza della storia e della cultura italiana.
Nel romanzo di Via Gemito, lo scrittore Domenico Starnone si reca qui per trovare informazioni sulle opere del padre.
Via Chiatamone e la Galleria San Carlo
Via Chiatamone è una strada di Napoli situata nel Borgo Santa Lucia, tra il mare e la parete rocciosa del monte Echia. Il nome deriva dal greco “Platamon”, che significa “rupe scavata da grotte”.
Lungo la via si trovano importanti edifici, come la seicentesca Chiesa della Concezione al Chiatamone, conosciuta popolarmente come Le Crocelle, il seicentesco Palazzo D’Aquino al civico 7, e gli edifici ottocenteschi Du Mesnil al civico 61, Arlotta al 63 e Douglas al 5bis.
Via Chiatamone ha ospitato la sede del quotidiano cittadino “Il Roma” al civico 7, trasferita recentemente in via Generale Orsini 40 e fino al 2018, al civico 65, si trovava anche la sede de “Il Mattino”, ora spostata al Centro Direzionale di Napoli.
Qui si trovava anche la storica Galleria d’arte San Carlo, in Via Chiatamone sul Lungomare, fondata e diretta da Raffaele Formisano nel 1950, luogo in cui il padre di Starnone esponeva le sue opere.
Dopo alcune mostre personali di artisti napoletani, dal 1958 la Galleria iniziò a focalizzarsi sulle emergenti realtà dell’arte contemporanea, ospitando artisti del “Gruppo 58”.
Raggiunta una notorietà a livello nazionale per il suo impegno nelle ricerche contemporanee, la Galleria San Carlo nel 1961 ospitò una prestigiosa mostra di opere grafiche di Picasso, Matisse, Utrillo e Chagall.
Passeggiamo per il Lungomare e diamo uno sguardo a questa via che ha ospitato il fervore culturale dell’epoca.
Luogo Bonus: Positano e il Quadro de “I Bevitori”
Concludiamo il nostro itinerario con un luogo distante dalla città di Napoli, raggiungendo Positano, dove nella Sala Consiliare del Comune si trova il quadro de “I Bevitori” di Federico Starnone.
Quando Federico Starnone dipinse “I Bevitori”, suo figlio Domenico posò a lungo e instancabilmente: è lui il ragazzino che versa l’acqua da una brocca. All’epoca aveva circa 10 anni.
Nel romanzo “Via Gemito”, Domenico racconta questo episodio. Il dipinto era un’opera importante per suo padre, tuttavia, la famiglia non aveva creduto che il quadro fosse stato effettivamente acquistato dal Comune di Positano nel 1953 per 100 mila lire.
Per poi scoprire che era effettivamente così!
Ti aspettiamo a Napoliving!
Speriamo che il nostro itinerario nei luoghi di Via Gemito ti sia piaciuto e per rendere l’esperienza ancora più comoda e piacevole, ti aspettiamo nelle nostre camere di Napoliving.
La posizione strategica ti consente di raggiungere facilmente tutti i luoghi citati, garantendoti un soggiorno rilassante e senza stress mentre esplori la bellezza di Napoli.
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.