A Napoli, la commemorazione dei defunti del 2 novembre non è un giorno di tristezza, ma un momento di profonda connessione, un dialogo ininterrotto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. 

Proprio come il celebre Día de los Muertos in Messico, questa ricorrenza è un insieme di tradizioni, rituali e sapori che affondano le radici in un passato millenario. 

Come recita il grande Totò nella sua poesia ‘A livella: “Ogn’anno, il due novembre, c’è l’usanza per i defunti andare al Cimitero”

Per vivere appieno questa atmosfera unica, non basta visitare la città: bisogna sentirla. 

Scegliere di soggiornare nel cuore di Napoli, nelle nostre confortevoli camere di Napoliving, ti permetterà di essere al centro di questi eventi e di immergerti completamente.

Commemorazione dei morti: le origini del culto

Il legame di Napoli con l’aldilà è antichissimo e precede il cristianesimo.

Già nella Neapolis greco-romana si tenevano processioni dedicate a Ecate, la dea che regnava sui defunti e poteva mettere in comunicazione i due mondi. 

Il vicino Lago d’Averno era addirittura considerato l’ingresso dell’Oltretomba. 

Questa connessione si è rafforzata nei secoli, specialmente dopo la terribile peste del 1656, che trasformò le antiche cave di tufo nel sottosuolo in immensi ossari.

Forse la tradizione più affascinante e singolare è il culto delle “anime pezzentelle

Nata probabilmente durante le epidemie, questa usanza consisteva nell’ “adottare” un teschio anonimo, una capuzzella, custodito in luoghi come il Cimitero delle Fontanelle

Si creava un patto di reciproco aiuto: i vivi si prendevano cura del teschio, pulendolo e pregando per l’anima del defunto (detta “pezzentella” perché povera e senza nome), e in cambio chiedevano grazie, numeri da giocare al lotto o addirittura un marito.

Ecco i luoghi da visitare per scoprire questo culto:

Il Cimitero delle Fontanelle: già citato, un monumentale ossario nel Rione Sanità, il luogo simbolo di questo legame tra vivi e morti.

La Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco: riconoscibile per i teschi all’esterno, ospita il culto ancora oggi.

Altri luoghi suggestivi: La Chiesa di Santa Luciella, la Basilica di San Pietro ad Aram e Sant’Agostino alla Zecca conservano ipogei e storie legate a questo rito.

Come vivere la Commemorazione: rituali e tradizioni

La celebrazione inizia già la sera del 31 ottobre. Passeggiando per la città potresti notare un lumino acceso sui davanzali delle finestre: serve a indicare la via di casa alle anime dei propri cari. 

Molte famiglie lasciano anche un posto apparecchiato a tavola o un secchio d’acqua per ristorare le anime in viaggio.

Il 2 novembre è il giorno della visita ai cimiteri, un “silenzioso e sentito struscio” per omaggiare chi non c’è più. Ma non solo:

  • Festival “Uànema”: dal 2022, la città organizza un festival culturale che prevede aperture straordinarie di ipogei, catacombe e necropoli, un’occasione unica per esplorare il sottosuolo di Napoli legato al culto dei morti.
  • Tour tematici: per calarsi ancora di più nell’atmosfera, si può partecipare a ghost tour notturni o a percorsi sulla Napoli esoterica, alla scoperta di palazzi e leggende misteriose. Prenota il tour sui misteri e le leggende di Napoli in questa pagina!

Sapori della Commemorazione: gastronomia del ricordo

La commemorazione passa anche attraverso la cucina, con cibo tradizionale che ha un forte valore simbolico.

  • Torrone dei Morti: è il dolce simbolo di questa festa. A differenza di quello classico, è morbido, a base di cioccolato e nocciole, e la sua forma rettangolare ricorda una piccola bara, tanto da essere chiamato anche o’ murticiello. Le pasticcerie oggi ne propongono in tantissimi gusti.
  • Altri sapori: Si consuma anche la melagrana, frutto legato al mito di Persefone, regina dell’oltretomba, e per le strade si può acquistare il “cuppetiello di ammennole atterrate” (mandorle caramellate).

Ti aspettiamo da Napoliving!

Per immergerti in questa atmosfera così densa di storia e significato, la posizione è tutto. 

Napoliving si trova in pieno centro a Napoli, la base ideale per raggiungere a piedi i luoghi del culto, le chiese del centro storico e i punti di partenza dei tour più suggestivi.

Durante la Festa dei Morti, scegliendo le nostre camere, non solo avrai a disposizione tutti i comfort per un soggiorno perfetto, ma potrai respirare l’autentica ospitalità napoletana e sentirti parte della città.

Non aspettare, prenota la tua camera da Napoliving e preparati a vivere un’esperienza che va oltre il semplice turismo, un viaggio affascinante nel cuore della cultura partenopea. Vi aspettiamo!