Soggiornare nel cuore di Napoli, nelle nostre accoglienti camere di Napoliving, offre il punto di partenza ideale non solo per vivere la città, ma anche per avventurarsi alla scoperta di tesori unici al mondo.
A pochi chilometri dal centro si estendono i Campi Flegrei, un contesto singolare dove storia, mito e la potente natura vulcanica si fondono in un paesaggio mozzafiato.
Quest’area, caratterizzata da fenomeni come bradisismo e fumarole, fu la culla della prima colonia greca d’Occidente, Cuma, e in epoca romana ospitò il più importante porto commerciale dell’Urbe, Puteoli, oltre alla lussuosa località di villeggiatura di Baia.
Partendo da Napoliving, organizzare una gita in questi luoghi è semplice:
- In auto, basta imboccare la Tangenziale di Napoli e seguire le uscite per Pozzuoli, Arco Felice o Cuma.
- Con i mezzi pubblici, il viaggio è altrettanto comodo: la Metropolitana Linea 2 da Napoli Centrale conduce direttamente a Pozzuoli, mentre la Ferrovia Cumana dalla stazione di Montesanto serve gran parte dell’area flegrea, da Pozzuoli fino a Baia, Lucrino e Fusaro.
Da qui, brevi tratti a piedi o con gli autobus EAV ti porteranno a destinazione. Preparati a un’immersione in un passato glorioso, seguendo le orme di imperatori, poeti e sibille.
Di cosa parliamo in questo articolo
Pozzuoli: il cuore commerciale dell’Impero
Antica Puteoli, fu il principale porto di Roma prima della costruzione di Ostia, un emporio cosmopolita che accoglieva merci e culti da tutto il Mediterraneo.
Cosa vedere in quest’area flegrea:
- Anfiteatro Flavio: È il terzo anfiteatro più grande d’Italia, dopo il Colosseo e quello di Capua, capace di ospitare fino a 40.000 spettatori. La sua costruzione, iniziata probabilmente tra la fine del regno di Nerone e l’inizio dell’età flavia, si rese necessaria per la crescita demografica della città, che aveva reso insufficiente il più antico “Anfiteatro Minore”. Ciò che lo rende straordinario è l’eccezionale stato di conservazione dei suoi sotterranei, dove è ancora visibile l’ingegnoso sistema di carrucole e meccanismi per sollevare le gabbie con le belve fino al piano dell’arena. Una leggenda vuole che qui San Gennaro e i suoi compagni, condannati ad bestias, ammansirono i leoni con la loro santità.
- Stadio di Antonino Pio: Questo imponente stadio a pianta rettangolare fu costruito per volere dell’imperatore Antonino Pio in onore del suo predecessore Adriano, morto a Baia nel 138 d.C. e sepolto temporaneamente in una villa di Cicerone su cui sorse l’edificio. Qui si tenevano gli Eusebeia, giochi atletici alla greca, che in Italia si svolgevano solo a Roma, Napoli e, appunto, Pozzuoli. Oggi la moderna via Domiziana attraversa la struttura.
- Necropoli di Via Celle e di San Vito: Come da usanza romana, le aree sepolcrali sorgevano lungo le principali vie extraurbane. La Necropoli di Via Celle presenta una suggestiva serie di edifici funerari, per lo più colombari con nicchie per le urne cinerarie, che nel ‘700 venivano usati come ricovero per il bestiame (le “celle”, da cui il nome). La Necropoli di San Vito, lungo l’antica via per Capua e Roma, mostra complessi monumentali su più livelli, con ambienti superiori destinati alle cerimonie funebri e persino cucine (culinae) per i banchetti rituali.
Cuma: alle origini della Magna Grecia
Cuma fu la prima e più antica colonia greca d’Occidente, famosa per essere la sede della celebre Sibilla.
Cosa ammirare in questi luoghi:
- Parco Archeologico di Cuma: La visita si concentra sull’acropoli, dove si trovano i monumenti principali.
- Antro della Sibilla: È il luogo più famoso del parco. Sebbene gli archeologi lo interpretino come una galleria militare di età sannitica, la sua atmosfera suggestiva, con le numerose aperture laterali che creano giochi di luce, corrisponde in modo affascinante alla descrizione virgiliana del luogo dove la sacerdotessa scriveva i suoi vaticini.
- Templi dell’Acropoli: Salendo sulla rocca si incontrano la Terrazza Inferiore (tradizionalmente Tempio di Apollo) e la Terrazza Superiore (un tempo attribuita a Giove, oggi anch’essa ad Apollo), entrambi trasformati in chiese in epoca paleocristiana. Dalla cima si gode un panorama eccezionale sul golfo.
- Città Bassa: Quest’area, che comprende il Foro, le Terme e la Crypta Romana, è visitabile solo in occasioni straordinarie. Il Foro era il cuore della vita pubblica, con il suo imponente Capitolium, il tempio principale della città.
- Anfiteatro Cumano: Situato fuori dalle mura, è uno degli esempi più antichi in Campania, risalente alla fine del II sec. a.C.. A differenza di quello di Pozzuoli, è privo di sotterranei e addossato per metà al pendio del Monte Grillo.
Baia: lusso e relax imperiale
In epoca romana, Baia era il luogo di villeggiatura per eccellenza dell’aristocrazia e degli imperatori, attratti dalle sue benefiche acque termali.
In questa zona, si può ammirare:
- Parco Archeologico delle Terme di Baia: Un’impressionante “selva di murature” aggrappate a un antico cratere vulcanico. Quelli che un tempo erano ritenuti templi dedicati a Diana, Mercurio e Venere, sono in realtà le grandiose sale di tre diversi complessi termali, costruiti per sfruttare le sorgenti di vapori bollenti. Il cosiddetto “Tempio di Mercurio” ospita il più antico esempio conosciuto di copertura a cupola di grandi dimensioni realizzata in cementizio, risalente all’epoca di Augusto. Questi impianti sorsero su precedenti ville di lusso, come la “Villa dell’Ambulatio”, che furono forse trasformate in alberghi al servizio dei frequentatori delle terme.
- Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia: Ospitato nel maestoso Castello Aragonese, che sorge sui resti di una villa romana forse appartenuta a Cesare. Il museo espone reperti straordinari provenienti da tutti i siti flegrei, organizzati per sezioni (Cuma, Pozzuoli, Rione Terra). La visita offre anche terrazze panoramiche con una vista impareggiabile sul Golfo di Napoli.
- Tempio di Venere: Un edificio isolato, oggi in parte interrato, che rappresenta un capolavoro dell’architettura romana matura. Con la sua pianta ottagonale all’esterno e circolare all’interno e una cupola “a ombrello”, si ritiene fosse la sala principale di un complesso termale voluto dall’imperatore Adriano.
Bacoli e Miseno: ville patrizie e la flotta romana
Questi luoghi erano strettamente legati alla presenza della Classis Misenensis, la più importante flotta dell’Impero Romano, e a sontuose ville marittime.
Da ammirare e contemplare:
- Piscina Mirabile (Bacoli): Una monumentale cisterna romana, definita una vera e propria “cattedrale sotterranea”. Rappresenta il serbatoio terminale dell’acquedotto augusteo del Serino e serviva a rifornire d’acqua la flotta di Miseno. La sua imponenza e il perfetto stato di conservazione la rendono uno dei monumenti più suggestivi dei Campi Flegrei.
- Cento Camerelle (Bacoli): Un complesso sistema di cisterne su due livelli che serviva una lussuosa villa sovrastante, forse quella dell’oratore Ortensio Ortalo, famoso per le sue peschiere e per l’amore verso le sue murene. La tradizione le ha definite anche “Prigioni di Nerone”.
- Grotta della Dragonara (Miseno): Un’altra grande cisterna scavata nel tufo, oggi semi-sommersa a causa del bradisismo. Probabilmente serviva la villa di Lucullo, dove secondo Tacito morì l’imperatore Tiberio.
- Tomba di Agrippina (Bacoli): Nonostante il nome derivante da una tradizione del Grand Tour, non è il sepolcro della madre di Nerone. Si tratta in realtà dei resti di un teatro-ninfeo appartenente a una grande villa marittima, in parte sprofondato per il bradisismo.
Informazioni utili alle visite dei siti archeologici dell’area flegrea
- Biglietti: Per visitare più siti, è molto conveniente il biglietto cumulativo “Circuito Flegreo”. Costa 10 € (intero) o 5 € (ridotto) e permette l’accesso per due giorni a quattro siti a scelta tra: Parco Archeologico di Cuma, Parco Archeologico delle Terme di Baia, Museo Archeologico dei Campi Flegrei e Anfiteatro Flavio di Pozzuoli. Il biglietto per un singolo sito costa 5 € (intero) o 2 € (ridotto).
- Prenotazioni: Alcuni siti come il Tempio di Venere, il Tempio di Diana o la Grotta della Dragonara sono a ingresso libero ma richiedono la prenotazione obbligatoria. Altri, come l’Anfiteatro di Cuma, sono aperti solo su prenotazione per gruppi. È sempre consigliabile verificare le modalità di accesso sui siti ufficiali.
- Orari: Molti siti osservano un giorno di chiusura settimanale (spesso il lunedì o il martedì). Controlla sempre gli orari di apertura prima di pianificare la tua visita.
- Consigli: Per ottimizzare i tempi, potresti dedicare una giornata a Pozzuoli e un’altra all’area di Baia, Bacoli e Cuma. Indossa scarpe comode, poiché molti parchi archeologici sono estesi e presentano percorsi sterrati o basolati.
Ti aspettiamo da Napoliving!
Concludere un viaggio nei Campi Flegrei significa portare con sé l’eco di storie millenarie, l’immagine di architetture grandiose e la sensazione unica di aver camminato in un contesto singolare per storia, natura, paesaggio.
Dopo giornate così intense, tra anfiteatri, cisterne monumentali e antiche vestigia, non c’è niente di meglio che tornare nel cuore pulsante di Napoli e trovare un’oasi di comfort e accoglienza.
Scegliere Napoliving per il proprio soggiorno significa proprio questo: avere una base strategica e confortevole da cui partire per le tue esplorazioni e a cui tornare per rilassarsi e rielaborare le emozioni della giornata.
Situato in pieno centro, Napoliving vi permette di vivere appieno non solo le meraviglie dei Campi Flegrei, ma l’intera città.
Non limitarti a visitare questi luoghi straordinari. Vivili. Lascia che il fascino dell’archeologia flegrea sia il culmine di un’esperienza campana autentica.
Prenota ora la tua camera e inizia il tuo viaggio nella storia. Ti aspettiamo!
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.
