Il tuo itinerario di vacanza a Napoli ha come tappa Puzzuoli e precisamente una giornata al Parco Archeologico di Cuma?
Bene, sei nell’articolo giusto per scoprire tutto ciò che ti occorre sapere per visitare Cuma, il Parco Archeologico e il misterioso Antro della Sibilla.
Prima di tutto, devi considerare che raggiungere Cuma dalle nostre camere di Napoliving è davvero semplice:
- Auto: dalla Tangenziale di Napoli prendi l’uscita 13 “Cuma” e prosegui su via Toiano e via Montenuovo Licola Patria fino alla Strada Provinciale Arco Felice Vecchio. Alla fine della strada, gira a destra sulla Strada Provinciale Cuma Licola fino al Sito Archeologico. All’esterno è presente un parcheggio;
- Circumflegrea: una linea simile alla Cumana, scendi alla fermata Fusaro. Raggiungi la fermata del bus EAV Miseno-Fusaro-Miseno e scendi al Capolinea Cuma Scavi;
- Metropolitana: Prendi la linea 2 della metropolitana di Napoli e scendi alla fermata Montesanto per fare il cambio con la linea Circumflegrea. Segui indicazioni precedenti;
- Autobus: dalla fermata Piazzetta Circumvesuviana, vicino Piazza Garibaldi a Napoli, prendi il bus EAV Napoli-Monte di Procida e scendi alla fermata via Cuma.
Come vedi, le soluzioni per arrivare al Parco Archeologico di Cuma da Napoli sono tante e non avrai difficoltà.
Controlla sempre prima gli orari dei collegamenti così da poter pianificare tutto al meglio.
Il Parco Archeologico di Cuma viene scoperto nel 1927 nel corso delle grandi campagne di scavo di inizio Novecento.
Da quel momento in poi, presero il via molte ricerche che portarono all’ampliamento della superficie demaniale del Parco, attualmente pari a circa 50 ettari.
Di cosa parliamo in questo articolo
Parco Archeologico di Cuma: cosa vedere
La visita al Parco Archeologico di Cuma comprende:
- l’Acropoli con l’Antro della Sibilla alle pendici della collina;
- la Terrazza Inferiore, tradizionalmente denominata Tempio di Apollo, visibile salendo sulla rocca la Torre Bizantina con il Belvedere;
- la Terrazza Superiore sulla sommità del Monte di Cuma, denominata Tempio di Giove.
L’area del Parco comprende anche la città bassa, visitabile solo in occasioni di manifestazioni culturali, poiché sottoposta a interventi di valorizzazione.
In questa parte sono presenti il Foro, le Terme del Foro, la Crypta Romana, l’Abitato, la Porta Mediana, la Necropoli Monumentale.
Antro della Sibilla Cumana
Il monumento più famoso del Parco Archeologico di Cuma è senza dubbio il leggendario Antro della Sibilla Cumana.
Le ricerche archeologiche identificarono il monumento come galleria militare scavata nel tufo a protezione del costone sud-occidentale dell’acropoli in età sannitica.
La definizione di Antro della Sibilla è dovuta a Amedeo Maiuri, archeologo italiano, che nel 1932 scavò la galleria nella ricerca dei luoghi descritti da Virgilio.
Questo monumento, infatti, somigliava alla descrizione di “luogo misterioso e oscuro con cento porte dalle quali il vento faceva turbinare le foglie su cui la Sibilla scriveva i responsi”.
L’archeologo fece corrispondere le numerose aperture laterali da cui entra la luce alle cento porte e la camera terminale con tre piccoli vani alle stanze oracolari.
Non è affascinante quando storia e leggenda si incontrano nella realtà?
La Sibilla Cumana era la somma sacerdotessa italica, che presiedeva l’oracolo di Apollo (divinità solare ellenica) e di Ecate (antica dea lunare pre-ellenica).
Le sue sentenze erano così sibilline che Dante cita la Sibilla, con particolari riferimenti alla difficoltà di cogliere il filo dei suoi responsi:
«Così la neve al sol si disigilla,
così al vento ne le foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.»
(Dante, Paradiso XXXIII, 64-66)
Il celebre Antro della Sibilla gode di una fama incontrastata, noto in tutto il mondo per la meravigliosa suggestione creata dalla forma della galleria con i giochi di luce delle aperture laterali.
Torre Bizantina e il Belvedere
La Torre Bizantina, uno dei bastioni della porta monumentale dell’acropoli, così chiamata perché frutto di rimaneggiamenti di epoca bizantina, si raggiunge salendo uno scalone.
Le fortificazioni dell’acropoli furono realizzate già nel VI secolo a.C. e la torre offre un’ottima idea di dove potevano arrivare gli avvistamenti.
Salendo al livello superiore si gode un panorama molto ampio: da una parte, il golfo e dall’altra, la città.
La visuale a est arriva fino al confine della città greca, costituito dal Monte Grillo, tagliato nel varco dell’Arco Felice Vecchio, porta orientale della città.
Oltrepassando la Torre si arriva al Belvedere, costruita su un’antica masseria che ingloba resti romani.
Questo è un luogo molto suggestivo, poiché offre un punto di vista privilegiato delle isole di Ischia e Procida e del paesaggio fino al lago Fusaro, a Torregaveta e a Miseno.
Terrazza Inferiore
Proseguendo l’antica Via Sacra si arriva alle terrazze dove sorgono i due templi finora scavati.
La Terrazza Inferiore, detta del Tempio di Apollo, ospita una serie di edifici sacri e la cisterna greca con alcune piccole vasche, forse funzionali all’utilizzo dell’acqua per i rituali.
Il tempio, edificato alla fine del VI sec. a.C., fu ristrutturato in età augustea, finché all’arrivo del cristianesimo, a partire dal IV sec. d.C., viene trasformato in chiesa, dotata di fonte battesimale.
Il Tempio di Apollo deve il suo nome al ritrovamento di un altare dedicato al dio, ma pare che delle ricerche recenti propongano nuove scoperte.
Terrazza Superiore
La Via Sacra prosegue risalendo tutta la collina, fino a giungere alla sommità dell’acropoli, dove svetta il Tempio Maggiore, identificato prima come Tempio di Giove e attualmente come di Apollo.
Anche questo tempio risale almeno al VI secolo a.C., subisce una ristrutturazione in età romana e verrà poi trasformato in chiesa.
La sua caratteristica peculiare è la cella cultuale, dove avvenivano i riti sacri e inaccessibile ai fedeli.
Quando il tempio divenne chiesa, nel retro di questa cella furono realizzati un battistero e una cappella e, durante il Medioevo, fu un luogo importante per la Diocesi di Pozzuoli, poiché accolse le reliquie di San Massimo e di Santa Giuliana.
Dopo la distruzione della città, fu spogliata dei suoi ricchi rivestimenti e arredi e abbandonata.
Monumenti e luoghi della Città Bassa
Come abbiamo accennato, la parte relativa alla città bassa è visibile solo in occasione di eventi culturali, poiché sottoposta ad interventi di valorizzazione.
In questa area si trovano:
- Foro: piazza della città, luogo della vita pubblica per eccellenza, dove avvenivano le principali attività politiche e commerciali. Probabilmente costituito sulla precedente agorà;
- Tempio del Gigante: situato nell’angolo sud-orientale del Foro, è un monumento di grande importanza nella storia degli scavi di Cuma. Conservato quasi per intero e inglobato in una storica masseria, la Masseria del Gigante, detta così per il ritrovamento del famoso torso di Giove, statua di culto del Capitolium;
- Terme del Foro: a nord della piazza del Foro furono edificate le terme, probabilmente destinate ad uso pubblico anche se di dimensioni ridotte rispetto agli impianti termali di Baia e del Lago d’Averno. Non sfruttavano vapori termali né sorgenti naturali, ma erano dotate di un forno alimentato a legna;
- Crypta Romana: una galleria scavata nel tufo che attraversa la collina dell’acropoli e collega il Foro della città antica con il mare. In età tardoantica, la galleria diventa luogo di sepoltura e di culto con l’edificazione di una piccola basilica rupestre. Resti di simboli cristiani sulla sommità della volta e una croce apicata sono ancora visibili.
- Abitato residenziale: il quartiere a nord delle terme del Foro era la zona residenziale. Qui è possibile comprendere come cambiano le tecniche costruttive e le tipologie di abitazione nel corso dei secoli, seguendo una linea temporale dalla fondazione della città greca alla piena età romana;
- Necropoli monumentale: appena fuori dalle mura, qui si possono apprezzare le diverse tipologie di monumento funerario, dalla tomba ipogea a camera, a quella con blocco di tufo, variamente abbellito con rilievi o incisioni, ai colombari, ai mausolei monumentali.
Parco Archeologico di Cuma: orari e biglietti
Gli orari di apertura del Parco Archeologico di Cuma saranno fino al 30 agosto dalle 9:00 alle 19:00 con ultimo ingresso alle 18:00.
La chiusura settimanale è il martedì.
Il costo del biglietto è 5€ intero e 2€ ridotto, gratuito per under 6 e potete acquistarlo a questo link.
Speriamo di averti convinto a dedicare una giornata a questa splendida area archeologica che vale davvero la pena scoprire.
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.
bellissime curisità
Bellissimo, un itinerario completo suggerito con l’ arte di evocare immagini e suggestioni. Informazioni storico- archeologiche che suscitano e curiosità e desiderio di vivere un viaggio di persona, e spero presto! Grazie
Ciao Monica, grazie per il tuo commento! 🙂 per qualsiasi ulteriore informazione sul tuo itinerario di viaggio siamo a disposizione! 🙂
Cuma come Delphi, crocevia e siti di pellegrini oranti e curiosi di conoscere in anticipo l’orizzonte degli eventi futuri che li attendevano sia nei loro viaggi lontani, in cerca di fortuna o nel misurarsi con i nemici in prospettiva di una guerra, sia a maggior ragione nell’aldilà, avvolto nel buio e nell’ ignoto. La Sibilla, al pari di una sacerdotessa (e chissà perché solo al femminile), accentrando, ingrecciando e confrontando tutte le informazioni in partenza, come interrogativo e in arrivo come risposta, era in grado di formulare un consiglio, un parere, un’idea, un conforto, un eventuale esito. L’antro, il sito, il tempio… erano l’equivalente di un’odierna internet dove affluiscono tutte le info da ogni angolo del mondo conosciuto e, dove non lo è ancora, anche solo ipotizzato, teorizzato come in quello scientifico, astronomico. Internet, come la sibilla di una volta, ha lo scopo di dipanare ogni nostro dubbio e interrogativo.
Grazie per la V/a relazione sull’argomento.
Ciao Francesco, grazie a te per il commento e per aver letto il nostro articolo! 🙂