Visitare Napoli è una meraviglia continua, perché ogni angolo saprà stupirti e lasciarti ricordi stupendi.

Una città rumorosa e allegra, dove ti abbracceranno il profumo del mare e il calore del sole.

Napoli scalda il cuore e se hai solo un giorno per visitarla, seleziona bene le cose da fare.

Abbiamo realizzato un itinerario a piedi per permetterti di organizzare al meglio cosa vedere a Napoli in un giorno.

Partendo dalle nostre camere di Napoliving, ammireremo le attrazioni turistiche più vicine a noi.

La passeggiata ti porterà alla scoperta dei luoghi di interesse turistico più conosciuti.

Questo percorso a piedi è adatto a chi ama svegliarsi presto la mattina.

Altrimenti ti consigliamo di scegliere cosa vedere solo dall’esterno e per cosa prenotare un tour.

Ti consigliamo di dedicare a questo itinerario una giornata intera, in modo da godertelo senza fretta.

Cosa vedere a Napoli in un giorno: itinerario a piedi

Ti descriveremo nel dettaglio tutti i luoghi di interesse da vedere in città in 24 ore.

Ma prima ti lasciamo l’elenco delle 5 tappe da tenere a portata di mano:

  1. Piazza Municipio: Maschio Angioino e la Fontana di Nettuno;
  2. Teatro San Carlo, Galleria Umberto I e il Caffè Gambrinus;
  3. Piazza Plebiscito e il Palazzo Reale;
  4. Metropolitana di Toledo, la più bella d’Europa;
  5. Piazza Dante e Port’Alba.

Ecco quindi come organizzare una giornata a Napoli per ottimizzare i tempi e visitare alcune tra le cose più famose.

Piazza Municipio: il Maschio Angioino e la Fontana del Nettuno

Le nostre camere sono molto vicine a Piazza Municipio, più o meno 700 metri a piedi.

È una delle piazze più importanti di Napoli per la vicinanza al porto e per la presenza dell’imponente Maschio Angioino.

Il nome attuale della piazza deriva dal palazzo sede la municipalità cittadina.

In passato Piazza Municipio era conosciuta come Largo di Castello.

La prima conformazione del largo prese vita dopo il 1537.

In quel periodo venne terminata la nuova cinta muraria, in sostituzione di quella aragonese.

La grande sistemazione dello spiazzo durò fino all’Unità d’Italia e fu progettata da Domenico Fontana verso la fine del cinquecento.

L’opera prevedeva lo spianamento dell’area per renderla fruibile al popolo.

Nel corso dei secoli, la piazza ha subito tantissimi cambiamenti, fino a raggiungere l’attuale conformazione.

Piazza Municipio è circondata da bellissimi edifici storici, come:

  • il Teatro Mercadante;
  • il Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, nel quale è inglobata la Basilica di San Giacomo degli Spagnoli.

Fontana del Nettuno

Al centro dei giardinetti antistanti il Municipio, potrai ammirare e fotografare la Fontana del Nettuno, chiamata anche Fontana Medina.

L’opera monumentale fu realizzata sotto la direzione di Domenico Fontana per volontà del viceré Enrique de Guzmán, conte di Olivares, governante a Napoli dal 1595 al 1599.

La Fontana del Nettuno ha una forma circolare. Presenta 4 gradinate opposte le une alle altre, ornate da viticci a traforo.

Sono visibili 4 leoni con lo scudo della città e del duca di Medina e di Carafa tra le zampe.

Dalle loro fauci sgorga l’acqua.

Alle spalle dei leoni, vedrai dei delfini e due mostri marini, intenti a versare acqua nella vasca centrale.

Sai che stai ammirando una composizione ad opera di Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo?

Incredibile, vero?

Al centro della fontana, due ninfe e due satiri reggono una coppa sulla testa.

Su tutta la composizione troneggia Nettuno con il suo tridente.

Castel Nuovo, noto come Maschio Angioino

Questa piazza ha tante storie da raccontare e forse ti piacerebbe conoscerle.

Nonostante ciò il tuo sguardo sarà rapito dall’imponente Castel Nuovo, conosciuto come Maschio Angioino.

È un castello medievale e rinascimentale, diventato nei secoli uno dei simboli della città.

La costruzione del nucleo originario è dovuta a Carlo I d’Angiò, in seguito al trasferimento della capitale del Regno da Palermo a Napoli nel 1266.

All’interno del Maschio Angioino è presente un percorso museale inaugurato nel 1990.

Inizia dalla trecentesca Cappella Palatina, passa per la Sala dell’Armeria e raggiunge il primo e il secondo livello del castello.

Al primo piano, potrai ammirare dipinti di:

  • importanti artisti caravaggeschi, come Battistello Caracciolo e Fabrizio Santafede;
  • famosi esponenti del barocco napoletano, come Luca Giordano, Francesco Solimena e Mattia Preti

Al secondo piano, sono esposte opere che spaziano dal XVIII al XX secolo,  mentre altre sale del castello, come la Sala Carlo V e la Sala della Loggia, sono destinate a mostre temporanee.

Proseguendo la tua passeggiata in direzione Piazza Plebiscito, incontrerai il Teatro San Carlo e la Galleria Umberto I.

Teatro San Carlo e Galleria Umberto I

Da Piazza Municipio, prosegui il nostro itinerario di cosa vedere a Napoli in un giorno.

Passeggia verso Piazza Trieste e Trento, senza raggiungerla ancora, perché poco prima troverai:

  • alla tua sinistra il Teatro San Carlo;
  • alla tua destra, uno degli ingressi della Galleria Umberto I.

Teatro San Carlo di Napoli

Il Teatro San Carlo è uno dei teatri lirici più famosi al mondo e il più antico ancora attivo!

Fu fondato nel 1737 e aveva una capacità di 3.285 posti a sedere, ridotta a 1.386 nel corso degli anni.

Nel corso degli anni, molti teatri hanno provato ad imitare la struttura e lo stile del Teatro San Carlo.

Possiamo dire con orgoglio che è ancora il palcoscenico preferito in Italia da molti cantanti lirici e famosi attori teatrali.

Nel 1817, Stendhal scrisse:

“Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea.”

Puoi ammirare il Teatro San Carlo prenotando una visita guidata in questa pagina del sito ufficiale.

Ti consigliamo di farlo perché è una delle esperienze più suggestive di cosa vedere a Napoli in un giorno.

Galleria Umberto I

Uno dei 4 ingressi della Galleria Umberto I è di fronte all’ingresso del Teatro San Carlo.

È una galleria commerciale costruita tra il 1887 e il 1890.

Nel XVI secolo, la zona era un groviglio di vicoli sovraffolati di pessima fama, dove sorgevano taverne e case di malaffare.

Non c’è da meravigliarsi se tra il 1835 e il 1884, scoppiarono ben 9 epidemie di colera in quest’area.

A quel punto fu necessario un intervento governativo per risanare la città.

Il progetto, risultato vincente per questa zona, prevedeva la costruzione di una galleria a quattro braccia, coperta da una cupola.

L‘interno della Galleria Umberto I affascina per le sculture decorative, gli imponenti busti e le caratteristiche decorazioni liberty.

Caffè Gambrinus

Dopo aver visitato la Galleria, vai su Piazza Trieste e Trento per bere un caffè nel famoso Caffè Gambrinus.

È uno storico locale arredato in stile liberty.

All’interno conserva stucchi, statue e quadri della fine dell’Ottocento, realizzate da importanti artisti napoletani.

Il Gran Caffè Gambrinus è stato la tappa di molti “Gran Tour” tra il 1600 e il 1700. Erano viaggi di iniziazione culturale intrapresi dai giovani aristocratici europei,

Dopo aver preso il caffè, passeggia fino a Piazza Plebiscito, proprio lì accanto.

Piazza Plebiscito e il Palazzo Reale

Piazza Plebiscito è uno dei luoghi simbolo di Napoli, dove affascinano tantissimi edifici, come:

  • la Basilica di San Francesco di Paola;
  • il Palazzo Reale;
  • il Palazzo della Prefettura;
  • il Palazzo di Salerno.

L’area è pedonale e ti consigliamo di fermarti ad ammirare:

  • le statue dei re di Napoli nelle otto nicchie costruite da Vanvitelli sulla facciata del Palazzo Reale;
  • le maestose statue equestri di Carlo III e Ferdinando I: la prima è stata realizzata da Canova, mentre per la seconda il cavallo è stato realizzato da Canova prima della sua morte. Fu terminata dal suo allievo Antonio Calì.

Dalla piazza, accanto al Palazzo Reale potrai vedere il Vesuvio dal piccolo belvedere affacciato sul lungomare.

Palazzo Reale

Avendo poche ore ti consigliamo di ammirare per un attimo il panorama e proseguire nella visita al Palazzo Reale.

L’edificio fu progettato da Domenico Fontana nel 1600 e completato, tra gli altri, da Luigi Vanvitelli.

Questo palazzo fu la residenza dei viceré spagnoli per oltre 150 anni.

Attualmente è sede della Biblioteca Nazionale, un luogo molto suggestivo, tuttavia sono ancora visitabili gli appartamenti reali e i giardini.

Uscito da Palazzo Reale, ritorna su Piazza Trieste e Trento per imboccare Via Toledo.

Via Toledo e la metropolitana più bella d’Europa

Via Toledo è una delle principali arterie di Napoli, voluta dal viceré Pedro Alvarez de Toledo nel 1536.

Conosciuta anche come Via Roma, è la strada famosa per lo shopping e il passeggio.

Attualmente è un’area pedonale fino a Via Armando Diaz, fiancheggiata da edifici storici, palazzi nobiliari, chiese e negozi.

Citiamo tra i tanti:

  • il monumentale Palazzo Zevallos, che ospita la galleria museale, compresa nelle gallerie d’Italia di proprietà del gruppo Intesa Sanpaolo;
  • la Chiesa di San Nicola alla Carità, che custodisce al suo interno opere dei maggiori pittori del Settecento napoletano.

Passeggiando per Via Toledo, fermati ogni tanto a dare un’occhiata nei vicoli che la fiancheggiano.

Potrai intravedere scorci indimenticabili e tanto folklore napoletano, come quello dei Quartieri Spagnoli.

Questa zona sta vivendo una rivalutazione turistica, soprattutto dall’apertura della stazione della metropolitana di Via Toledo, riconosciuta come la più bella d’Europa.

Leggi anche il nostro articolo dedicato alle Stazione dell’Arte della Metropolitana di Napoli.

La stazione è a tema marino, tanto che ti sembrerà di camminare sott’acqua.

Verrai accolto da musica classica, luci e mosaici blu e bianchi.

Scendendo le scale mobili, ti immergerai nella galleria del mare di Bob Wilson. Un ambiente mosaicato a motivi marini, dove sono presenti riferimenti acquatici.

Proseguendo a piedi per Via Toledo, raggiungerai Piazza Dante.

Piazza Dante e Port’Alba

Piazza Dante è una delle piazze più famose di Napoli e, soprattutto, del centro storico della città.

Rappresenta l’inizio di Via Toledo e, grazie all’ingresso di Port’Alba, si collega al Decumano Maggiore.

Fino al 1588, era conosciuta come Largo Mercatello, per differenziarla dal mercato più grande e antico di Piazza Mercato.

L’attuale conformazione della piazza fu raggiunta nella seconda metà del 1700, grazie all’architetto Luigi Vanvitelli.

Il risultato fu un grande emiciclo, che inglobava Port’Alba, da un lato e la Chiesa di San Michele, dall’altro.

Dal 1834, la nicchia centrale della struttura costituì l‘ingresso al convitto dei gesuiti, divenuto Convitto nazionale Vittorio Emanuele II nel 1861.

Il Largo prenderà il nome di Piazza Dante nel 1871, quando fu realizzata la grande statua di Dante Alighieri, ad opera degli scultori Tito Angelini e Tommaso Solari Junior.

Sulla piazza affacciano anche 4 chiese monumentali:

  1. Chiesa dell’Immacolata degli Operatori Sanitari;
  2. Chiesa di Santa Maria di Caravaggio;
  3. Chiesa di San Domenico Soriano;
  4. Chiesa di San Michele a Port’Alba.

Port’Alba è un’antica porta della città di Napoli. Prende il nome da don Antonio Álvarez de Toledo, duca d’Alba, viceré spagnolo, che la fece erigere nel 1625.

La porta fu realizzata per agevolare il passaggio della popolazione, che aveva realizzato un “pertuso” – buco non ufficiale – nell’antica murazione angioina per raggiungere con più facilità alcuni borghi.

Al di là della porta, c’è la famosa Via Port’Alba, conosciuta come la strada delle librerie e delimitata da edifici del 1700.

Conclusioni

Se non fossi ancora stanco, potresti proseguire la passeggiata, imboccando il Decumano Maggiore, ammirando il centro storico e raggiungendo la tua camera al Napoliving a piedi.

Altrimenti dopo questa bella passeggiata, puoi prendere la metropolitana di Piazza Dante in direzione Stazione Garibaldi e scendere alla fermata Università, a 100 metri dalla nostra struttura.