Quando ti abbiamo parlato del Real Bosco di Capodimonte e del suo Museo, avevamo accennato alla Cupola della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, visibile dal belvedere.

Conosciuta più comunemente come la Basilica di Capodimonte, è stata costruita sia negli esterni che negli interni sul modello della Basilica di San Pietro a Roma, tanto da venir chiamata anche “La piccola San Pietro”.

Nel piazzale antistante, si apre il monumentale ingresso delle Catacombe di San Gennaro, lo riconoscerai dal grande busto del santo alto 4 metri, realizzato da Lello Esposito, scultore napoletano.

Dalle Catacombe potrai anche prenotare la visita guidata del “Miglio Sacro.

Accanto al busto del santo, sulla destra, potrai ammirare la Fontana della Duchessa, voluta nel 1939 da Elena d’Orléans, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, come regalo alla città.

Visitare la Basilica di Capodimonte è un ottimo punto di partenza per esplorare tutti i dintorni, dal Bosco al Museo, dalle Catacombe al Cimitero delle Fontanelle

Basilica di Capodimonte: la storia

La Basilica di Capodimonte fu fortemente voluta da una pia religiosa, Maria Landi, divenuta in seguito Suor Maria di Gesù Landi, che fin da bambina era tenera devota della Madre del Buon Consiglio.

La famiglia Landi aveva in casa un piccolo quadro dipinto ad olio della Vergine, dove la bambina pregava, tuttavia crescendo iniziò a non apparirle abbastanza luminoso. 

Così, nel 1884, commissionò al pittore napoletano, Raffaele Spanò, un nuovo quadro della Madonna, che corrispondesse al suo ideale.

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Quando il dipinto fu terminato, fu esposto nella cappella di Casa Landi, al Largo San Carlo all’Arena e fu fautore di due miracoli:

  1. Nel 1884, cessò l’epidemia di colera che attanagliava Napoli in quel periodo;
  2. Nel 1906, a seguito di un’eruzione del Vesuvio, la città era sotto una densa coltre di cenere, che il quadro della Madonna riuscì a far scemare.

In seguito a questi due eventi, arrivarono in processione alti prelati, nobili dame, professionisti, gente del popolo e tale fervore non lasciò indifferente Papa Pio X, che concesse l’incoronazione del quadro.

I pellegrinaggi si facevano sempre più frequenti, quindi Suor Maria di Gesù Landi fece erigere un tempio, proprio dove le aveva chiesto la Vergine, sulla massa tufacea in cui erano state scavate le catacombe di San Gennaro.

La costruzione della Basilica durò 40 anni, dal 1920 al 1940, e la religiosa morì nel 1931 prima che fosse terminata.

Nel 1980, Papa Giovanni Paolo II la elevò a Basilica Minore, nello stesso anno in cui la cultura popolare ricorda un terzo miracolo: durante il terremoto, il busto marmoreo raffigurante la Madonna sulla cima della facciata si staccò, cadendo in piedi e senza subire danni.

La realtà è un pochino diversa: la statua, a figura intera, si divise in due parti e il busto cadde sulla scalinata, spezzandosi a sua volta in due parti, il torso (con il Bambino in braccio) e la testa.

Una lastra in pietra all’ingresso della Basilica ricorda l’evento, tuttavia perché non lasciarsi affascinare anche dal racconto popolare?

Basilica di Capodimonte: cosa vedere

La Basilica di Capodimonte è stata custode temporanea di opere provenienti dalle chiese di altre città, dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980.

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Ospita anche capolavori di chiese demolite in passato oppure pericolanti, come le otto statue raffiguranti gli Apostoli sul settecentesco altare maggiore – sei ad opera di Michelangelo Naccherino e due di Pietro Bernini e Francesco Cassano – provenienti dalla chiesa demolita di San Giovanni dei Fiorentini al Rione Carità.

Una volta entrato potrai ammirare sulla controfacciata:

  • L’Incoronazione della Vergine di Giovanni Battista Beinaschi;
  • La Natività di Giovanni Balducci, al centro;
  • La Deposizione di Marco Pino, a destra.

Passeggiando tra le navate e le cappelle laterali, potrai vedere quadri come il Sant’Antonio di Carlo Sellitto, la Santa Maria Maddalena della scuola di Andrea Vaccaro, l’Estasi di san Nicola di Giuseppe Simonelli, una Vergine attorniata da apostoli della scuola di Fabrizio Santafede

La Basilica custodisce anche le tombe delle principesse di casa Savoia e duchesse d’Aosta, Elena e Anna d’Orléans, nella Cappella della Pietà, dei cardinali Alessio Ascalesi, Corrado Ursi e Michele Giordano e di Maria di Gesù Landi.

Potrai ammirare anche due organi, tanto diversi tra loro quando affascinanti:

  1. Un organo a canne Tamburini del 1964, a trasmissione elettrica;
  2. Un organo positivo barocco del 1769, a trasmissione meccanica.

Una curiosità che riguarda la costruzione dell’edificio riguarda alcune colonne marmoree, provenienti dalla demolizione del porticato della vecchia Stazione Centrale.

Ti ricordiamo che dopo aver visitato la Basilica di Capodimonte, sei accanto alle Catacombe di San Gennaro e vicinissimo al Real Bosco e al suo Museo, quindi ti consigliamo di pianificare un itinerario nei dintorni.


Photo Credits: Mentnafunangann / CC BY-SA