Napoli è una città affascinante e misteriosa, ricca di storie che si intrecciano tra realtà e mito. Tra i personaggi che hanno segnato la storia della città, un posto di rilievo è occupato da Giovanna II d’Angiò, ultima regina della dinastia angioina.
Incoronata regina di Napoli il 19 ottobre 1419, è ricordata soprattutto per le leggende popolari intorno alla sua figura, che l’hanno tramandata nell’immaginario collettivo come una sovrana scandalosa, spietata e lussuriosa.
Si racconta che Giovanna II fosse dedita alla ricerca del piacere carnale, circondandosi di uomini di ogni estrazione sociale nella sua alcova reale, per poi liberarsi di loro appena soddisfatte le sue voglie.
Una delle storie più oscure riguarda la botola segreta di Castel Nuovo, conosciuto anche come Maschio Angioino: si dice che la regina, dopo aver consumato le sue passioni, facesse gettare i suoi amanti in un pozzo nascosto, dove venivano divorati da un coccodrillo. Questa leggenda è solo una delle tante che circondano la vita di Giovanna.
Ma la sua storia non si limita ai piaceri e agli scandali, poiché Giovanna d’Angiò ha affrontato anche complessi intrighi politici e tradimenti, come quello di suo marito, il crudele Giacomo II di Borbone, che, sostenuto dai baroni napoletani, si impossessò del regno, imprigionando la sovrana nel Castel Nuovo per quasi un anno.
Grazie all’aiuto del popolo e dei suoi sudditi più fedeli, Giovanna riuscì a riconquistare il trono, ma restò sola poiché Giacomo fuggì in Francia.
In cerca di un nuovo alleato, Giovanna si avvicinò a Sergianni Caracciolo, un uomo ambizioso e astuto che divenne suo amante e Gran Siniscalco. Questa relazione, seppur strategica, fu segnata da alti e bassi fino alla tragica fine del Caracciolo, ucciso per volere della stessa regina dopo aver preteso troppo potere.
In questo articolo, ti proponiamo un itinerario alla scoperta dei luoghi napoletani legati alla vita di Giovanna II, esplorando il confine tra storia e leggenda.
Partendo dalle camere di Napoliving, nel cuore di Napoli, visiteremo castelli, chiese e palazzi legati alla regina. Lungo il percorso, potrai immergerti nel fascino e nel mistero della Napoli angioina, scoprendo dove Giovanna esercitava il suo potere e viveva le sue fughe amorose.
Di cosa parliamo in questo articolo
Partenza: Napoliving
Situato in posizione strategica nel centro di Napoli, Napoliving è il punto di partenza ideale per scoprire la città.
Le nostre camere, eleganti e confortevoli, sono a pochi passi dai principali monumenti storici. Da qui, ci incammineremo lungo un percorso che ci porterà sulle tracce di Giovanna d’Angiò, visitando chiese, castelli e luoghi di potere che raccontano le vicende di questa controversa sovrana.
Prima tappa: Castel Capuano
A circa una ventina di minuti a piedi da Napoliving si trova il Castel Capuano, uno dei castelli più antichi di Napoli.
Edificato nel XII secolo sotto i Normanni, questo castello fu trasformato in residenza reale dagli Angioini, tra cui Giovanna II, che lo utilizzava come una delle sue dimore preferite. Il castello rappresentava non solo un centro di potere, ma anche il luogo in cui si tenevano importanti consigli politici e di giustizia.
Giovanna II frequentava spesso il Castel Capuano, un tempo sede del Tribunale della Vicaria, dove si amministrava la giustizia. Si dice che proprio qui la regina prese decisioni cruciali per il suo regno, caratterizzato da alleanze instabili e continui conflitti.
Curiosità storica
La leggenda narra che Giovanna II, nota per la sua vita amorosa turbolenta, fosse solita ricevere amanti proprio nel Castel Capuano. Si dice che molti di questi amanti scomparissero misteriosamente dopo aver passato del tempo con la regina, alimentando le voci su una presunta stanza segreta dove pare venissero eliminati.
Seconda tappa: Maschio Angioino (Castel Nuovo)
Tornando indietro, raggiungiamo uno dei simboli più famosi di Napoli: il Maschio Angioino, noto anche come Castel Nuovo. Questo imponente castello fu la residenza ufficiale dei re di Napoli durante il regno degli Angioini e divenne il centro del potere politico della città sotto Giovanna II.
Il Maschio Angioino fu teatro di molti eventi importanti durante il regno della regina, che si trovò a fronteggiare numerose minacce interne ed esterne.
Il castello offre anche una splendida vista sul Golfo di Napoli, un panorama che sicuramente anche la regina ammirava.
La leggenda del coccodrillo
Uno dei miti più curiosi legati al Maschio Angioino è la leggenda del coccodrillo, un enorme rettile che, secondo la tradizione popolare, viveva nei sotterranei del castello. La leggenda narra che il coccodrillo venisse utilizzato da Giovanna II per sbarazzarsi dei suoi nemici politici e degli amanti scomodi. La regina, infatti, era nota per i suoi intrighi amorosi e le alleanze instabili, e non si faceva scrupoli ad eliminare coloro che minacciavano il suo potere.
Terza tappa: Castel dell’Ovo
Un’altra tappa fondamentale del nostro itinerario è il Castel dell’Ovo, situato sull’isolotto di Megaride (purtroppo al momento visibile solo all’esterno, poiché chiuso per restauri).
Questo castello, risalente all’epoca romana, fu utilizzato da Giovanna II come rifugio durante le frequenti crisi politiche del suo regno. La regina si rifugiò qui in più di un’occasione, trovando protezione dalle lotte intestine che caratterizzarono gran parte della sua vita da sovrana.
Il Castel dell’Ovo è uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, non solo per la sua storia, ma anche per la splendida vista sul mare e sul Vesuvio che si gode dalle sue terrazze.
Quarta tappa: Chiesa di San Giovanni a Carbonara
Nel cuore del centro storico di Napoli, la Chiesa di San Giovanni a Carbonara conserva un monumento spettacolare dedicato a Giovanna II, collocato all’interno del mausoleo a Ladislao di Durazzo.
Nella grande nicchia formata da archi, voluta proprio dalla regina, sei statue sedute furono realizzate dall’artista Andrea Nofri e rappresentano Ladislao (fratello della regina) e Giovanna con corone e insegne del potere.
Giovanna, pur descritta come bella e affascinante, è qui rappresentata con un volto appesantito e irrigidito nella dignitosa postura regale, forse a causa della sua inesperienza nel governare e delle gravi responsabilità a cui fu chiamata.
Nelle sue intenzioni, vi era il desiderio di tramandare l’idea del valore della dinastia angioina e del potere regale che, in realtà, non esercitò mai completamente.
Quinta Tappa: Palazzo Donn’Anna
L’ultima tappa del nostro itinerario ci porta al Palazzo Donn’Anna, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Napoli, situato lungo il litorale di Posillipo.
Il palazzo è legato a leggende che risalgono all’epoca della regina Giovanna II, nota per la sua passione per i giovani amanti.
Pare che la regina desiderosa di testare personalmente le doti passionali di un giovane pescatore di nome Beppe, ordinò di costruire nei pressi della collina di Posillipo una bella villa, un luogo silenzioso lontano da occhi indiscreti.
Questo luogo sarebbe diventato il perfetto rifugio per i suoi incontri amorosi, poiché Beppe era solo uno dei tanti amanti della regina.
Giovanna d’Angiò incontrava i suoi giovani amanti per poi eliminarli all’alba, facendoli precipitare dal palazzo. La fine di Beppe, come quella di altri giovani pescatori, fu particolarmente drammatica.
Si racconta che le anime di questi sventurati amanti continuino a vagare nei sotterranei dell’antico palazzo, emettendo strani lamenti che echeggiano nel silenzio della notte.
L’anima in pena del Palazzo
La presenza di questi spiriti infelici ha reso Palazzo Donn’Anna un luogo intriso di mistero e tristezza.
Ogni tanto, chi si avventura nei paraggi racconta di aver udito lamenti provenienti dalle profondità del palazzo, come se le anime cercassero giustizia o semplicemente volessero essere ricordate.
Palazzo Donn’Anna non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un simbolo delle passioni travolgenti e delle tragedie che caratterizzarono la vita di Giovanna d’Angiò.
Un percorso tra storia e leggenda
Seguendo questo itinerario tra i luoghi di Giovanna d’Angiò a Napoli, ci immergiamo non solo nella storia di una sovrana controversa, ma anche nelle leggende che ne hanno alimentato il mito.
Ogni tappa offre un pezzo di questo affascinante mosaico, rivelando un passato fatto di passioni, intrighi e potere. Visitare questi luoghi significa entrare in contatto con un periodo cruciale della storia di Napoli, dove le vicende politiche e personali si intrecciano in modo indissolubile.
Concludiamo il nostro tour tornando a Napoliving, da dove siamo partiti, con la consapevolezza di aver vissuto un viaggio straordinario nel tempo, scoprendo una delle figure femminili più enigmatiche del Medioevo europeo.
Napoli, con i suoi castelli, chiese e palazzi, è ancora oggi testimone delle vicende di una regina il cui spirito sembra aleggiare tra le strade della città.
Immagine in copertina di Davipar da Wikimedia Creative Commons
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.