Il Complesso Monumentale Donnaregina a Napoli si trova nel largo omonimo e, dal 2007, è composto da Donnaregina Vecchia, Donnaregina Nuova e il Museo Diocesano.

Se hai prenotato una delle nostre camere e hai voglia di dedicare del tempo ad uno dei luoghi più suggestivi della città, questo complesso monumentale non ti deluderà.

Situato proprio nel cuore della città, nel centro storico di Napoli, a pochi passi dal Duomo, dal Museo Tesoro di San Gennaro e da Via dei Tribunali, è una tappa imperdibile.

Scopriamo insieme la storia e cosa vedere per non perdere neanche un dettaglio della bellezza del luogo.

Donnaregina Vecchia

I primi documenti sulla presenza di questo edificio religioso risalgono al 780, quando venne citato un complesso monastico presso le mura cittadine detto San Pietro al Monte di Domina Regina.

Il nome era dovuto probabilmente alla proprietaria del terreno.

Il convento negli anni fu abitato da monache italo-greche, da basiliane, da benedettine e da francescane

Nel 1293 fu distrutto da un violento terremoto, ma venne preso sotto la protezione di Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò, che provvide alla ricostruzione della chiesa in stile gotico.

I lavori terminarono nel 1316 e la regina predispose che il suo sepolcro, realizzato dallo scultore senese Tino di Camaino e da Gagliardo Primario fosse posto in questo luogo.

Lo scultore realizzò un monumento stupendo, ricco di eleganza e armonia, oggi esposto nella parete sinistra della navata: un baldacchino gotico, la regina distesa su un sarcofago retto da virtù, i suoi figli presenti sotto. 

Di fronte al sepolcro è visibile la Cappella Loffredo con una Crocifissione e Scene della Vita di San Francesco e San Giovanni Evangelista.

La navata si chiude con un’abside pentagonale con alte e ampie bifore e una volta a crociera, ma nel 1390 un fulmine la colpì provocando un grave incendio, che causò anche l’alterazione dei colori degli affreschi presenti nel coro

Nonostante ciò, costituiscono il più vasto e interessante ciclo trecentesco conservato a Napoli, attribuito alla scuola di Pietro Cavallini.

Il pittore fu a Napoli intorno al 1308, realizzando anche la splendida Cappella Brancaccio della Chiesa di San Domenico Maggiore.

In Donnaregina Vecchia si accede da un piccolo chiostro trasformato con decori marmorei nel 1771.

Donnaregina Nuova

Questo nuovo edificio religioso si deve alle Clarisse del monastero di Santa Maria Donnaregina, che decisero di costruire una nuova chiesa barocca, annettendo l’antica chiesa gotica alla zona della clausura.

I lavori di costruzione iniziarono nel 1617 e coinvolsero artisti prestigiosi, capaci di realizzare un’opera di alta magnificenza.

Ancora oggi, quando salirai la maestosa scala di piperno resterai incantato dall’esuberante navata della chiesa e dalla volta interamente affrescata con la Gloria della Vergine.

All’interno potrai ammirare, sopra il presbiterio, il Miracolo delle rose di San Francesco, realizzato da Francesco Solimena, e accanto all’altare maggiore, le ultime tele del pittore Luca Giordano.

Nel 1861, il monastero fu soppresso e l’apertura di via Duomo provocò manomissioni al chiostro e al convento.

Una svolta si ebbe tra il 1928 e il 1934, grazie al soprintendente Gino Chierici, che separò le due chiese con uno sforzo ingegneristico di non poco conto: utilizzò dei binari da treno per spostare la parete del coro nuovo di 6 metri e ricostruì la parte mancante dell’abside trecentesca.

In questo modo, riuscì a riportare nella chiesa di origine il monumento di Maria d’Ungheria fatto spostare a suo tempo dalla badessa Eleonora Gonzaga.

Museo Diocesano

All’interno della chiesa barocca rimasta chiusa per molti anni si snoda il percorso del Museo Diocesano.

L’itinerario è ricco di opere di grande pregio, molto suggestive da vedere:

  • l’Annuncio e l’Immacolata Concezione del 1646 del lorenese Charles Mellin;
  • San Francesco che riceve i simboli della beatificazione e della santità, rara iconografia del Solimena;
  • Madonna con Bambino di Massimo Stanzione.

Il percorso ha come filo conduttore temi significativi della fede cristiana manifestata nella Chiesa Napoletana, come quello del “Mistero e Sacrificio del Cristo”, seguito da quello dei “Martiri” e poi dalla “Vita consacrata”.

Il Museo si estende per 3000 mq e vi condurrà alla scoperta nella sala dei Preziosi della rara Stauroteca del XII secolo, custode di un frammento della Croce del Cristo.

Le opere da ammirare sono davvero tantissime e formano una sinergia unica lungo il filo della storia dell’arte napoletana.

Complesso monumentale Donnaregina: orari e biglietti

Gli orari di apertura del Complesso Monumentale Donnaregina sono:

  • da Lunedì a Sabato: 9:30 – 16:30
  • Martedì: Chiuso
  • Domenica: 9:30 – 14:00

Il costo del biglietto d’ingresso è:

  • Intero 7€;
  • Ridotto ragazzi dai 7 ai 18 anni: 5€;
  • Guida gruppi di adulti, cral, associazioni, tour operator (max 25 persone): 100€;
  • Guida gruppi scuole e parrocchie (max 25 persone): 80€;
  • Guida gruppi di adulti, cral associazioni (max 10/15 persone): 60€.

Per le visite guidate è necessaria la prenotazione, scrivendo a info@museodiocesanonapoli.it
Speriamo che il nostro articolo ti abbia incuriosito e ti aspettiamo per accoglierti nelle camere di Napoliving.