Se per il tuo prossimo viaggio a Napoli hai in programma un tour alla scoperta dei luoghi più belli della Riviera di Chiaia, ti consigliamo di aggiungere al tuo itinerario anche Villa Pignatelli.
Questa dimora storica in stile neoclassico ospita al suo interno tre Musei: il Museo delle Carrozze, il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortés e un’area dedicata alle mostre temporanee, per la gran parte dedicate alla fotografia.
Non a caso, nelle sue sale sono state ospitate diverse edizioni del World Press Photo (trasferitosi negli ultimi anni al PAN).
Un piccolo ma prezioso gioiello nell’offerta museale napoletana.
Di cosa parliamo in questo articolo
Villa Pignatelli: la storia
Villa Pignatelli sorge sui resti di una precedente dimora nobiliare appartenente ai Carafa.
La sua costruzione risale al 1826 e fu commissionata da Sir Ferdinand Richard Acton, figlio di John Francis Edward Acton, segretario di Stato di Napoli durante il regno di Ferdinando IV.
I lavori di costruzione furono dapprima affidati a Pietro Valente e successivamente presi in carico da Guglielmo Bechi (che si occupò principalmente delle decorazioni interne a partire dal 1830).
La villa è un perfetto esempio di neoclassico, e la sua eccellenza è testimoniata dalle storie che circondano la sua stessa progettazione.
Pare che l’eccentrico Sir Acton avesse rifiutato 22 progetti di Valente, prima di approvare la versione definitiva così come la conosciamo oggi.
I lavori terminarono nel 1830, ma Sir Acton poté godersi gli affreschi e giardini della sua nuova dimora soltanto per dieci anni.
Con la sua morte, nel 1841, la proprietà di Villa Pignatelli passò nelle mani dei famiglia di banchieri tedeschi Carl Mayer von Rothschild. È a loro che si deve l’omonima palazzina che oggi fa parte del complesso.
Con l’Unità d’Italia, la proprietà della villa passò ai Pignatelli, da cui oggi il complesso prende il nome.
Fu in quel periodo che la villa divenne un punto di riferimento tra intellettuali, artisti e alta aristocrazia napoletana.
Con la morte dell’ultimo erede dei Pignatelli negli anni ‘50, la villa fu acquisita – per volontà di questi ultimi – dallo Stato Italiano, aprendo al pubblico come museo a partire dagli anni ‘60.
Descrizione: esterni e interni
Villa Pignatelli si presenta come un edificio in puro stile neoclassico, immerso nel verde, a poca distanza dal lungomare e con la città alle spalle.
Basta questo esterno, da solo, a far capire la bellezza e la ricchezza della zona e a farti immergere nel passato opulento e glorioso della Napoli nobile. Le aiuole sono ricche di piante esotiche.
L’interno della Villa presenta delle splendide sale che sembrano rimaste sospese in un tempo lontano e meraviglioso.
Ci sono tre salottini centrali, che portano su altre stanze più grandi.
Il Salottino Azzurro è ricco di fotografie e testimonianze degli ospiti illustri che hanno visitato la Villa, e porta alla Sala da Ballo.
Il Salottino Rosso, invece, è collegato all’ingresso e si presenta in un delizioso stile neoclassico.
Dal Salottino Verde si accede alla splendida Biblioteca e alla Sala da Pranzo.
Museo delle Carrozze
Una delle cose più interessanti da vedere nella Villa Pignatelli a Napoli è sicuramente il Museo delle Carrozze: d’altronde, hai mai pensato di visitarne uno?
Forse è arrivato il momento di farlo. Il Museo si trova all’interno della Scuderia, o palazzina Rothschild.
Al suo interno si possono ammirare ben trentaquattro vetture di produzione italiana, inglese e francese.
La varietà dei modelli rende questo museo unico nel suo genere e dà ai visitatori la possibilità di approfondire stili, modelli e storia degli antenati delle automobili.
Oltre alle carrozze e ai calessi, ci sono anche diversi strumenti utilizzati per la loro manutenzione e per il viaggio.
La presenza di una collezione così particolare rende la Villa Pignatelli di Napoli un luogo da non perdere.
Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortés
Oltre alle sue grandi sale, la Villa si distingue per le suppellettili e i pregiatissimi mobili.
Argenti finissimi, mobili ottocenteschi e bronzi di rara bellezza, tra cui uno splendido Narciso di Vincenzo Gemito, sono i pezzi principali di una collezione spettacolare.
Meravigliose anche le ceramiche: non solo quelle “autoctone” della famosissima Real Fabbrica di Capodimonte, ma anche porcellane di Limoges, Zurigo e Vienna, maioliche delle fabbriche Giustiniani e Del Vecchio, vasi e coppe cinesi e giapponesi risalenti al Settecento e Ottocento: questi sono solo alcuni degli esempi della bellezza che si può trovare all’interno della Villa.
Una collezione pregiata e delicatissima, che ti lascerà a bocca aperta.
Mostre di fotografia
Ma il vero fiore all’occhiello di Villa Pignatelli sono le sue mostre temporanee di fotografia.
Attualmente e fino al 19 settembre è possibile visitare l’esibizione Italia in-attesa, che racconta, attraverso gli scatti di 12 artisti, l’Italia “sospesa” e in attesa durante un evento straordinario quale è stata la pandemia di Covid-19.
Inoltre, sarà possibile nell’ambito della mostra visitare alcuni ambienti di solito esclusi al pubblico, come la Sala Paesaggi, la Sala delle Colonne, la Serra e le Cucine Novecentesche.
Villa Pignatelli: orari e prezzi
Villa Pignatelli è aperta tutti i giorni (escluso il martedì) dalle ore 08:30 alle 17:00
Il costo del biglietto per i due musei permanenti e le mostre temporanee è di 5 euro. Il costo del solo ingresso al giardino è di 2 euro.
Per maggiori informazioni ti consigliamo di consultare la pagina Facebook del Museo.