Napoli è la città delle meraviglie, che sa stupire chiunque la visiti con delle cose da vedere fuori dall’ordinario.
Una di queste è un osservatorio astronomico in mezzo alla città: stiamo parlando dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte.
Certo, bisogna pensare che, quando fu istituito nel 1812, Napoli era meno estesa e l’aria era più limpida, ma ancora oggi l’osservatorio mantiene la sua rilevanza scientifica.
Storicamente è il più antico osservatorio astronomico italiano e, nel tempo, è stato rinnovato con le tecnologie più moderne.
Attualmente è utilizzato per la ricerca e per la didattica ed è la sezione napoletana dell’Istituto Nazionale di AstroFisica – INAF – il principale ente italiano per la ricerca astronomica e astrofisica da terra e dallo spazio.
Vogliamo parlartene perché non solo vale la pena visitarlo per innamorarsi delle stelle, ma anche perché è un luogo romantico e storico da non sottovalutare.
Di cosa parliamo in questo articolo
Osservatorio di Capodimonte: storia
L’Osservatorio Astronomico di Napoli fu istituito da Giuseppe Bonaparte con un decreto del 29 gennaio 1807 presso l’antico monastero di san Gaudioso a Caponapoli.
Quando salì al trono Gioacchino Murat, l‘astronomo Federigo Zuccari chiese la costruzione di un nuovo edificio, che fu approvata nel 1812.
Il luogo scelto per la costruzione dell’osservatorio astronomico fu la collina di Miradois (dal nome dalla villa cinquecentesca del marchese di Miradois), un’altura vicina alla Reggia di Capodimonte.
L’edificio monumentale in stile neoclassico era il primo che si progettasse nella capitale del Regno di Napoli.
I lavori terminarono nel 1819, quando sul trono era ritornato Ferdinando I di Borbone, e la sera del 17 dicembre 1819 l’astronomo Giuseppe Piazzi guardò la stella α Cassiopea dal nuovo osservatorio.
Oggi, impegnati nelle varie attività di ricerca, lavorano in osservatorio oltre 70 persone tra ricercatori, studenti e personale a contratto, mentre il personale tecnico e amministrativo contribuisce al funzionamento dell’istituto e alla promozione della conoscenza dell’astronomia nella scuola e nella società.
Osservatorio Astronomico di Capodimonte: cosa vedere
Come ti abbiamo accennato, oltre alle visite per ammirare le stelle e avvicinare alla cultura astronomica, l’Osservatorio custodisce opere senza tempo.
Nell’atrio d’ingresso, alzando lo sguardo, vedrai il soffitto opera dell’artista Paul Renner, che ha riprodotto in vetro il cielo stellato della notte del 9 ottobre 1604.
Sì, proprio quando esplose la Supernova studiata da Galileo Galilei.
Un’installazione dove in tre minuti sono riassunti i nove mesi dell’evoluzione della Supernova fino all’esplosione.
Passiamo a parlare della Biblioteca che custodisce 40.000 volumi, tra i quali 3.500 testi antichi.
Sono conservate qui due edizioni del Copernico e una è chiosata a mano da Galileo.
Ma non è tutto, perché se chiedete di entrare nello studio del direttore (cosa che viene concessa a meno che non ci siano motivazioni per negare l’accesso sul momento) potrai vedere una delle due copie della famosa Carta del duca di Nola, raffigurante la Napoli del 1775.
Nonostante tutte queste meraviglie, ci siamo tenuti il pezzo forte per l’esplosione di stupore finale: il Museo degli Strumenti Astronomici.
In questo luogo sono esposte diverse curiosità preziose, originali o copie fedelissime, come:
- il metro campione, duplicato di quello di Parigi: ome unità di misura della lunghezza fu scelta la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, misurato tra Dunkerque e Barcellona, cui fu dato il nome di metro. Fu quindi costruito il metro campione, che dal 1799 fu depositato al Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi e successivamente a Sèvres;
- alcuni orologi originali dal rilevante valore storico, come l’Orologio a pendolo di Barraud e l’Orologio astronomico di Chlasner.
Ultimo consiglio: l’Osservatorio è circondato da un bellissimo parco ed affacciandoti dal giardino verso est scorgerai la Torre Palasciano, parte del Palazzo dove visse Ferdinando Palasciano, medico e politico conosciuto come precursore della Croce Rossa.
Osservatorio Capodimonte: come organizzare una visita
Per organizzare una visita all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte bisogna prenotare al numero 081.5575.111
Al numero sapranno darti tutte le indicazioni circa la disponibilità di posti, orari e costi.
L’Osservatorio si trova in Salita Moiariello 16 ed è raggiungibile con l’autobus C63.
Noi ti aspettiamo nelle nostre camere di Napoliving per rendere il tuo soggiorno il più spensierato possibile.
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.