Visitare Ischia in 2 giorni è possibile, anche se questo comporterà effettuare un itinerario molto serrato.

Quest’isola ha molto da offrire, tuttavia puoi realizzare un percorso che comprenda la visita ai maggiori luoghi di interesse, alle attrazioni più famose e perché no, a qualche sorpresa lungo il tragitto.

Prima di tutto, prendi in considerazione l’ipotesi di noleggiare un’auto o uno scooter, in quanto nei periodi di maggiore afflusso – quindi primavera-estate – non è possibile raggiungere l’isola imbarcando la propria vettura nel traghetto.  

Disporre di un veicolo, però, ti tornerà molto utile, perché, anche se sembra un’isola piccola, in realtà per spostarti da un luogo all’altro la distanza è spesso considerevole.

Le strade sono molto strette e, in alcuni tratti, impervie, tuttavia nulla di impraticabile se guidi con prudenza e, magari, se ti fai consigliare dagli autoctoni.

Se non vuoi usufruire di questa opzione, sappi che Ischia offre un servizio di mini-taxi, ma, essendo un servizio prettamente turistico, è alquanto costoso, per questo ti consigliamo di utilizzarli per brevi tratti oppure per fare un giro veloce e provare almeno una volta un’esperienza unica nel suo genere. 

Come arrivare a Ischia

Arrivare a Ischia è abbastanza semplice, grazie alla sua vicinanza sia a Napoli – 33 km di distanza – sia a Pozzuoli – 20 km di distanza.

L’isola può essere raggiunta in aliscafo oppure in traghetto sia dai porti di queste due città che da Procida, altra stupenda isola campana assolutamente da visitare.

Da Napoli partono gli aliscafi dal Molo Beverello e da Mergellina, mentre i traghetti partono da Calata Porta di Massa, poco distante.

I porti di arrivo a Ischia sono Ischia Porto, Casamicciola Terme e Forio.

Puoi scegliere se prendere il traghetto oppure l’aliscafo in base alle tue esigenze, visto che il primo permette di far viaggiare anche gli autoveicoli (ti ricordiamo che questo è concesso solo in alcuni periodi dell’anno), mentre il secondo è destinato solo al trasporto di persone.

I tempi di navigazione sono diversi, perché l’aliscafo è molto più veloce e ti consente di raggiungere porto di Ischia in circa 45 minuti, quello di Casamicciola 50 minuti, e il porto di Forio in un’ora.

Il traghetto, invece, impiega 70 minuti da Napoli e un’ora da Pozzuoli.

In ogni caso, se il tempo è buono, il viaggio in nave offre uno scenario straordinario che rende l’attesa più che sopportabile

Una volta raggiunta l’isola arriva il momento di scoprirla, grazie al nostro itinerario su cosa vedere a Ischia in 2 giorni.

Ischia in due giorni: itinerario primo giorno

Dividere in soli 2 giorni le attrazioni di Ischia non è semplice, tuttavia è possibile racchiudere le più famose.

Partiamo con l’itinerario del primo giorno.

Ischia Porto

Il primo giorno l’itinerario parte dall’arrivo a Ischia Porto, il principale dell’isola.

Qui arrivano la maggior parte dei traghetti da Napoli ed è un punto strategico, perché da qui fino ad Ischia Ponte – a solo 2 km di distanza –  puoi trovare molti hotel economici (ma non belli come Napoliving!), situati proprio sulle incantevoli spiagge sabbiose di questa parte della costa dell’isola.

Ischia Porto vanta la principale via dello shopping dell’isola, l’affascinante Corso Vittoria Colonna, un luogo incantevole per passeggiare, bere qualcosa, cenare e magari prendere un gelato in una calda serata estiva.

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Da Ischia Porto al Castello Aragonese

Dopo esserti goduto la passeggiata tra le stradine di Ischia Porto, preparati per raggiungere il Castello Aragonese, simbolo iconico dell’isola.

Dista circa 2 km, più il tratto di ponte in muratura lungo 220 metri, che collega il Castello alla terraferma.

In seguito ad un’eruzione vulcanica, una bolla di magma è stata catapultata in mare, dove si è solidificata, dando vita a questo isolotto di 56.000 metri quadri.

Proprio qui, sorge il Castello Aragonese voluto da Alfonso V d’Aragona nel 1441, il quale fece apportare delle modifiche alla struttura preesistente, ispirandosi al Maschio Angioino di Napoli.

Alla fine del 1500, il Castello era nel pieno del suo splendore: ospitava il convento delle clarisse, l’abbazia dei monaci basiliani di Grecia, il vescovo con il capitolo ed il seminario, il principe con la guarnigione, 13 chiese, la cattedrale e quasi 1900 famiglie. 

In seguito, la storia del Castello Aragonese è stata molto travagliata

  • Alla fine del ‘700, quasi tutti gli abitanti lo abbandonarono per trovare dimore più pratiche sull’isola;
  •  Nel 1809 fu cannoneggiato dagli inglesi che lo distrussero quasi interamente;
  •  Nel 1823 Ferdinando I trasformò la fortezza in un carcere per ergastolani;
  • Nel 1851, fu un carcere per cospiratori politici, soppresso con l’Unità d’Italia;
  • Nel 1912, l’amministrazione del demanio lo mise in vendita all’asta.

Da quel momento in poi, l’isolotto e il suo Castello Aragonese sono gestiti da privati e sono aperti al pubblico come meta turistica.

La visita al Castello Aragonese richiede almeno mezza giornata, perché le cose da vedere sono davvero tante.

All’interno del castello, c’è un ascensore che ti porterà all’ingresso principale, punto dal quale si dividono due percorsi:

  • Andando a destra, troverai il Terrazzo e la Chiesa dell’Immacolata, il Convento S. Maria della Consolazione e il Belvedere, il Cimitero delle Clarisse e la Caffetteria del Monastero;
  • A sinistra, c’è una zona più ampia con la Casa del Sole, la Chiesa di S. Pietro a Pantaniello, i Palmenti per la vinificazione, il Carcere borbonico, il Terrazzo degli ulivi, la Chiesa S. Maria delle Grazie, l’Antica torre di avvistamento e di difesa, il Sentiero del sole, la Chiesa della Madonna della Libera, i Resti del tempio del sole e il Terrazzino, la Cattedrale dell’Assunta e la Cripta gentilizia, Loggetta panoramica.

Caratteristiche indimenticabili del Castello Aragonese sono gli splendidi giardini e i panorami mozzafiato.

Ischia Ponte

Dopo aver visitato il Castello, è il momento giusto per dedicare un po’ di tempo a Ischia Ponte, primo centro abitato dell’isola.

Conosciuto anche come Borgo di Celsa, grazie alle piante di gelso che vi crescevano, che conserva il fascino del tipico borgo di pescatori.

Ischia Ponte è un luogo ricco di storia, ma anche di contrasti: palazzi signorili di epoca barocca, residenze nobili e case di pescatori popolano le vie della città.

Una visita la meritano di sicuro la Cattedrale di Santa Maria della Scala – ci sono voluti 300 anni per costruirla – il Palazzo del Seminario, sede vescovile costruita nel 1741 e il Palazzo dell’Orologio – al suo interno c’è il Museo del Mare con carte nautiche, strumenti per navigazione e oggetti della storia del Borgo di Celsa.

Terminato questo primo giorno, avrai già gli occhi pieni di bellezza e meraviglie, ma non è finita qui.

Ischia in due giorni: itinerario secondo giorno

Per iniziare bene il secondo giorno, abbiamo pensato di consigliarti una mattinata di relax.

Ecco da dove parte il nostro itinerario.

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Baia di Sorgeto

Sapevi che Ischia è la località con la più alta densità di acque termali in Europa?

Proprio così.

L’acqua termale sgorga a temperature elevate e si mescola con le acque fredde del mare, creando una temperatura di circa 37°.

Questo fenomeno è evidente in molti punti dell’isola, soprattutto nella Baia di Sorgeto, in località Panza nel comune di Forio.

La baia è un’insenatura naturale, dove le acque termali riempiono vasche all’aperto dove poter fare il bagno liberamente.

Le Terme libere di Sorgeto sono di una bellezza sconvolgente e l’atmosfera è carica di energia proveniente dalla vicinanza alla natura: le onde provocano un idromassaggio rilassante e il fango, raccolto nei pressi, ha benefiche proprietà curative.

Non c’è modo migliore, secondo noi, di iniziare la tua seconda giornata a Ischia, prima di recarti in un altro bellissimo luogo: Borgo Sant’Angelo.

Borgo Sant’Angelo

Dopo una mattinata alle terme di Sorgeto, puoi visitare lo splendido Borgo Sant’Angelo, che dista solo 2,5 km.

Sant’Angelo d‘Ischia, nel comune di Serrara Fontana, è un piccolo villaggio di pescatori, interamente pedonale. 

È un isolotto, simile a quello di Ischia Ponte, collegato a Ischia da un istmo lungo circa 120 metri.

Riconoscerai tutte le caratteristiche del tipico borgo mediterraneo, con le case colorate inerpicate sul costone di tufo del monte e il mare cristallino.

A Borgo Sant’Angelo puoi godere di una delle atmosfere più rilassanti di tutta l’isola, e nella piazzetta del porticciolo troverai molti ristoranti che mettono a disposizione tavoli all’aperto.

La parte superiore dell’isolotto è chiamata Torre Sant’Angelo, perché anticamente vi sorgeva la chiesetta dedicata all’Arcangelo Michele, che ha dato appunto il nome al borgo, e una torre d’avvistamento.

Borgo Sant’Angelo è una zona ricca di aree e sorgenti termali, come Cava Petrelle, dove puoi provare la famosa cottura dell’uovo sodo a fior di sabbia, grazie alle cosiddette “Fumarole”, una risalita di calore in superficie che rende caldissima la sabbia della spiaggia.

Oppure le Terme di Cavascura, sulla strada che porta alla Spiaggia dei Maronti, un bacino naturale con la possibilità di fare saune naturali e cascate di acqua termale benefica.

Il Borgo è famoso anche per le splendide viste dal Belvedere di Serrara, dove ammirare appieno la splendida cornice di Sant’Angelo.

Il nostro itinerario del secondo giorno a Ischia si conclude a Forio d’Ischia, a quasi 7 km di distanza.

Forio d’Ischia

Visitare Forio d’Ischia come ultima tappa del secondo giorno ci è sembrata un’ottima idea, perché così potrai ammirare da lì uno splendido tramonto.

Qui c’è un altro punto di riferimento dell’isola: la Chiesa del Soccorso

Arroccata sulle scogliere a picco sul mare, questa luminosa chiesetta bianca ha origini antichissime ed è dedicata a Santa Maria della Neve. 

Una leggenda narra che il crocifisso ligneo del 1400, custodito all’interno di una cappella, fu trovato in mare da alcuni marinai, bloccati a Ischia durante una violenta tempesta. 

Per metterlo al riparo, decisero di portarlo nella chiesa. 

Al termine della tempesta, provarono a trasportare nuovamente il crocifisso fuori dalla chiesa, senza successo

A impedirlo fu un evento inspiegabile, mistico; la porta attraverso la quale avevano introdotto il crocifisso nella chiesa, e che avrebbero dovuto varcare per riportarlo fuori, si chiudeva quando i pescatori si avvicinavano trasportando la reliquia. 

Solo lasciandola in chiesa poterono finalmente uscire. Decisero, così, di lasciarlo lì a protezione dell’isola e di tutti i marinai.

La Chiesa del Soccorso ha 3 lati che affacciano direttamente sul mare e uno che si apre su un piazzale, ritrovo dei cittadini di Forio e dei turisti.

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Il tramonto da questo luogo ha qualcosa di magico e affascinante, tanto che in casi di particolari condizioni atmosferiche potresti assistere al fenomeno del “raggio verde”: per pochi istanti, poco prima che il sole scompaia, appare un sottile raggio verde – azzurro.

Altri luoghi di interesse di Ischia

Forio d’Ischia è un ottimo punto di partenza per visitare altri luoghi di interesse dell’isola. 

Giardini La Mortella e Giardini di Ravino

Un esempio sono i giardini La Mortella e i giardini di Ravino. Si tratta di due giardini di fama mondiale, entrambi deliziosi da visitare. 

I Giardini La Mortella sono i più famosi e distano circa 6 km dalla Chiesa del Soccorso di Forio. 

Creati dal compositore inglese William Walton e dalla moglie argentina Susana nel 1958, La Mortella è un giardino meravigliosamente lussureggiante. 

L’impianto originario del giardino è stato integrato fra le pittoresche formazioni rocciose di origine vulcanica ed è diviso in due parti: un giardino più basso, nella Valle, ed un giardino superiore terrazzato sulla Collina.

La parte superiore del giardino ha anche un teatro all’aperto per ospitare concerti di musica sinfonica e da qui si godono splendide vedute sulla baia di Forio. 

Nel giardino ci sono 3 serre tropicali:

  1. la Victoria House, dove viene coltivata la Victoria amazonica;
  2. la Serra delle Orchidee;
  3. il Tempio del Sole.

All’interno del giardino si trova anche la Sala Thai – un luogo per la meditazione –  la Cascata del Coccodrillo e la Roccia di Sir William, dove sono custodite le ceneri del compositore.

L’altro famoso giardino di Ischia sono i Giardini di Ravino, distanti circa 3 km da Forio.

Un parco botanico di 6.000 mq, dove è ospitata la più varia collezione europea di piante grasse e cactus, messa insieme dal capitano Giuseppe D’Ambra in oltre cinquant’anni di passione.

Dopo la visita, non dimenticare di visitare il bar per bere il famoso Cactus Cocktail!

Monte Epomeo

Altro luogo di interesse di Ischia, soprattutto per chi ama fare escursioni, è il Monte Epomeo, il più alto dell’isola.

Il comune di Serrara Fontana è un ottimo punto di partenza per uno dei sentieri più famosi. 

La salita è faticosa, tuttavia sarai ricompensato con panorami di indescrivibile bellezza.

Sapevi che Ischia è chiamata “Isola Verde” proprio perché il tufo del Monte Epomeo è una pietra grigio-verde, che deve il suo colore particolare al lungo contatto con l’acqua marina?

Per visitare tutte le bellezze di Ischia, sono necessari più di due giorni, ma il nostro itinerario ti permette di ammirare i luoghi più famosi, immersi nella tipica atmosfera mediterranea dell’isola. 

La nostra camera Ischia

Se stai progettando il tuo viaggio a Napoli, non puoi non fare una capatina a Ischia, soprattutto durante i mesi primaverili ed estivi. 

Si tratta di un luogo incantevole, al punto spingerci a dedicargli una camera della nostra struttura ricettiva, Napoliving

Decorata con una parete dipinta in un azzurro che ricorda le acque del suo mare, e con quadri e dettagli ispirati all’isola verde, la nostra Camera Ischia ti aspetta per un piacevole soggiorno. 


Foto Credits: Francesco Brecciaroli / CC BY-SA