Se c’è un posto a Napoli dove la storia e l’erotismo si incontrano in modo unico, è sicuramente il Gabinetto Segreto del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN).
Questo straordinario museo si trova nel cuore della città, facilmente raggiungibile a piedi o in metropolitana dalle camere di Napoliving, che si trovano a soli 15 minuti di cammino.
Se preferisci evitare la camminata, puoi prendere la linea 1 della metropolitana e scendere alla fermata “Museo”, che ti lascerà praticamente davanti all’ingresso.
La collezione del Gabinetto Segreto offre uno spunto affascinante per esplorare le sfaccettature della sessualità nell’antichità, lontano dai tabù e dai pregiudizi che hanno spesso segnato la nostra visione della storia.
Di cosa parliamo in questo articolo
Gabinetto Segreto: censura e riscoperta
Il Gabinetto Segreto si distingue per la sua collezione di circa 250 reperti di natura erotica, che raccontano storie di amori, riti e pratiche sessuali in un’epoca lontana, ma sorprendentemente simile alla nostra.
Tuttavia, la sua esistenza è stata segnata da periodi di censura e imbarazzo. Durante il XIX secolo, infatti, i reperti a tema “osceno” e “pornografico” venivano frequentemente separati dal resto delle collezioni, in risposta all’opinione pubblica e alle diverse politiche morali dei direttori del museo.
Solo nel 2000, con il riallestimento della collezione, il Gabinetto Segreto ha trovato una nuova vita, aprendo finalmente al pubblico una porta sul passato che, per secoli, era rimasta chiusa.
Cosa Vedere al Gabinetto Segreto
Quando entri nel Gabinetto Segreto, ti accoglie una panoramica sulla sessualità nel mondo antico, raccontata attraverso oggetti e opere d’arte che spaziano dall’erotismo più raffinato a quello più crudo e diretto.
La collezione è disposta secondo un ordine cronologico e culturale, con una divisione per funzioni e materiali, che ti permette di fare un viaggio nel tempo esplorando le diverse sfumature dell’erotismo dell’epoca romana.
Le prime sale, dopo l’entrata, ospitano materiali che provengono da epoche preromane, mentre nelle successive, il tema dell’erotismo si articola in varie categorie.
Gli affreschi mitologici, tipici delle domus pompeiane, si alternano a decorazioni più esplicite, come quelle dei lupanari, e a oggetti più quotidiani, come lucerne e amuleti.
In questa selezione di reperti, si inseriscono anche alcuni oggetti di autenticità dubbia, esposti nella vetrina Borgia.
Ci sono alcuni pezzi unici che non puoi assolutamente perdere se decidi di visitare il Gabinetto Segreto. Tra questi, spiccano opere di straordinaria bellezza e originalità.
Ecco i più celebri:
Coppa Schifoide Attica
Una coppa in ceramica che rappresenta un esempio di raffinatezza nella pittura attica, con scene erotiche tratte dalla mitologia greca.
Abbraccio di Satiro e Menade
Da Pompei, Casa di Cecilio Giocondo. Un affresco che cattura un momento di passione selvaggia, simbolo della mitologia di Dionisio.
Leda e il Cigno
Da Ercolano. Un affresco che rappresenta la celebre storia di Zeus trasformato in cigno, per sedurre la bella Leda.
Pan e Ermafrodito
Da Pompei, Casa dei Dioscuri. Un altro affresco che illustra la mitologia greca, incentrato sul dio Pan e sul bellissimo Ermafrodito.
Rilievo con Ninfa e Satiro
Da Ercolano. Un rilievo che mostra un incontro sensuale tra una ninfa e un satiro, caratteristico della simbologia della fertilità.
Gruppo di Pan e Capra
Da Ercolano, Villa dei Papiri. Un gruppo scultoreo che raffigura Pan con una capra, simbolo della natura e della sessualità primordiale.
Statuetta di “Venere in Bikini”
Da Pompei, Casa della Venere in Bikini. Una statuetta di Venere che sorprende per la sua modernità, con un bikini che sembra anticipare i costumi da bagno di epoche successive.
Quadretto con Scena Erotica
Da Pompei, Casa di Cecilio Giocondo. Un piccolo affresco che rappresenta una scena erotica di vita privata, tipica delle abitazioni pompeiane.
Tintinnabulum in Bronzo con Gladiatore
Da Ercolano. Un curioso oggetto decorativo in bronzo che rappresenta un gladiatore coinvolto in una lotta simbolica con il suo fallo, trasformato in una pantera.
Rilievo con Iscrizione “Hic Habitat Felicitas”
Da Pompei, Panificio nell’Insula della Casa di Pansa. Un rilievo con un’iscrizione che celebra il potere della felicità, raffigurato attraverso immagini falliche.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli: Orari e Informazioni Utili
Per visitare la Collezione Farnese al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è utile conoscere gli orari e le modalità di accesso:
- Orari di apertura: Il museo è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, con ultimo accesso consentito alle 18.30.
- Giorno di chiusura: Il museo è chiuso ogni martedì, tranne nei casi in cui il martedì coincida con un giorno festivo, in cui la chiusura è posticipata al mercoledì.
- Giorni di chiusura annuali: 25 dicembre e 1 gennaio.
Biglietti e Prenotazioni
È consigliato prenotare il proprio biglietto in anticipo per evitare lunghe code e ti consigliamo di acquistare i biglietti salta fila online in questa pagina. Riceverai anche una cartolina Pemcards!
Potrai ottimizzare i tempi di visita e godere dell’esperienza senza lunghe attese.
Ti aspettiamo da Napoliving!
Il Gabinetto Segreto del MANN è un vero e proprio viaggio nel passato, dove l’erotismo non è solo un tabù, ma una parte integrante della vita quotidiana, della religione e della cultura dell’antica Roma.
Ogni pezzo racconta una storia, una tradizione, una visione della sessualità che, sebbene lontana nel tempo, riesce ancora oggi a sorprendere e affascinare.
Se hai prenotato una delle nostre camere, non perdere l’occasione di visitare questo straordinario angolo di storia che sfida i pregiudizi e invita alla riflessione.
Foto di MentNFG, licenza consultabile su Creative Commons

Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.