Nel nostro articolo di oggi vogliamo parlarvi di Procida, isola meno turistica rispetto a Capri e Ischia, che sta avendo una grossa cassa di risonanza in questo periodo, grazie alla premiazione come Capitale Italiana della Cultura 2022 da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT).
“Procida è aperta. Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”. Questo è lo slogan con il quale si è aggiudicata il titolo.
La prima cosa che si vede arrivando al porto di Procida è l’insieme di piccole case colorate, caratteristiche del paesaggio.
Un arcobaleno straordinario, dal forte impatto visivo, vi accoglierà prima di lasciarvi immergere appieno nell’autenticità dell’isola.
Procida regala un benvenuto fatto di genuinità: case di pescatori, borghi immutati nel tempo, mare cristallino e profumo di limoni.
Qualcuno forse ricorderà la zona di Marina di Corricella, poiché fu scelta da Massimo Troisi come location per alcune scene de “Il Postino” ed è solo una degli incantevoli scenari dell’isola.
Scopriamo insieme cosa vedere a Procida per non perdere nessuno dei suoi luoghi di interesse più belli.
Di cosa parliamo in questo articolo
Come arrivare a Procida
Dalle nostre camere Napoliving, raggiungere Procida è molto semplice, poiché potrai imbarcarti al Molo Beverello oppure a Calata Porta di Massa.
Distano entrambi circa 10 minuti a piedi dalla nostra struttura:
- Molo Beverello: puoi raggiungere Procida solo tramite aliscafi, Caremar e Snav, e il tragitto dura circa 40 minuti.
- Calata Porta di Massa: il tragitto verso Procida dura circa un’ora con aliscafo oppure con il traghetto.
Una volta arrivato a Procida, spostarti sarà molto intuitivo, anche perché l’isola non è molto grande.
Procida: 10 cose da vedere e da fare
Dopo aver visto come raggiungere l’isola, iniziamo la passeggiata partendo dalle 10 cose da vedere a Procida, quelle assolutamente da non perdere.
Una volta arrivato potrai scegliere di visitare l’isola a piedi oppure di optare per altre soluzioni, come l’autobus o noleggiando un motorino.
Noi ti consigliamo di goderti Procida a piedi e di raggiungere i luoghi un po’ più distanti affittando una bici elettrica oppure una Mehari, le piccole jeep scoperte, simbolo dell’isola.
Marina Grande di Procida e la Chiesa di Santa Maria della Pietà
La zona del porto è Marina di Procida ed è qui che arrivano traghetti e aliscafi, quindi è il vero punto di partenza per iniziare l’esplorazione dell’isola.
Il benvenuto ti sarà dato dall’insieme di case variopinte, tra le quali spiccherà il Palazzo Montefusco, con la sua cornice merlata, risalente al XII secolo.
Nel grande piazzale del porto troverai bar e ristoranti, oltre alla fermata di autobus, taxi e microtaxi.
Il cuore turistico dell’isola è Via Roma – inizia proprio dal porto – dove potrai ammirare botteghe artigiane e negozi di vario genere, ma anche edifici di interesse storico e artistico.
Merita di sicuro una visita la Chiesa Parrocchiale di Maria SS. della Pietà, uno dei primi elementi visibili dal mare, con il suo campanile barocco con orologio a quattro quadranti e la sua grande cupola.
Eretta nel 1760 sulle fondamenta di una preesistente cappella fondata nel 1616 dai marinai, al suo interno custodisce l’ottocentesca statua lignea di Santa Maria della Pietà, mentre la decorazione della cupola dipinta con quattro diversi affreschi raffigura 4 Evangelisti.
Borgo Terra Murata e il Palazzo D’Avalos
Terra Murata è un borgo medievale incantevole a picco sul mare, edificato sul punto più alto dell’isola di Procida.
La passeggiata per raggiungerlo è abbastanza faticosa da fare a piedi, anche se stupefacente, ma puoi anche optare di salire in autobus.
Una volta in cima, il panorama ti lascerà senza fiato e potrai ammirare tutto il Golfo di Napoli in un solo colpo d’occhio.
Terra Murata è il centro storico e culturale dell’isola, reso unico dalle fortificazioni medievali, dalle vedute scenografiche e da due cannoni a lunga gittata, risalenti alla Repubblica Napoletana del 1799.
Una volta arrivati fino in cima, meritano una visita:
- il Palazzo d’Avalos del 1563, che nel 1830 fu trasformato in carcere penitenziario, chiuso nel 1988;
- l’Abbazia di San Michele del XVI secolo, scrigno di tante opere d’arte, come un dipinto di San Michele che sconfigge Satana;
- il Monastero di Santa Margherita, acquisito a patrimonio comunale dal demanio;
- un tipica abitazione scavata nel tufo e sviluppata su tre livelli, con scale esterne, in Via del Borgo.
Ai piedi del borgo di Torre Murata, troverai Casale Vascello, un altro antico borgo fortificato.
Casale Vascello
Casale Vascello è il primo nucleo abitativo formatosi nel seicento, quando diminuirono le invasioni saracene sull’isola e la popolazione iniziò a spostarsi in luoghi più accoglienti.
Ipoteticamente, il nome deriverebbe proprio da “re vescio” (di giù), ad indicare il decentramento abitativo verso il basso.
Si presenta come un insieme di abitazioni racchiuse intorno a una corte interna ed è dotato di due ingressi, uno in via Principe Margherita e l’altro in Via Salita Castello.
Casale Vascello è tra le cose da vedere a Procida per il suo fascino immutato, le casette color pastello addossate coi panni stesi al sole e il “vefio”, un piccolo balcone con volta ad arco, richiamo del mondo arabo.
La sensazione che proverai entrando sarà quella di catapultarti in un’altra epoca, sospesa nel tempo, e le case tutt’ora abitate contribuiranno a ricreare un’atmosfera suggestiva.
Marina Corricella
Marina Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida e anche il più romantico, aggiungeremo noi.
L’architettura di questo luogo magico, senza autoveicoli a disturbare la tranquillità, è formata da un intreccio di archi, cupole, finestre, gradinate, logge, scale e facciate variopinte.
Puoi raggiungere Marina Corricella via mare oppure a piedi attraverso 4 gradinate con diversi itinerari:
- Gradinata del Pennino, agibile da Via San Rocco;
- Gradinata Scura, accessibile da Via M. Scotti;
- la scala nei pressi del Santuario di Santa Maria delle Grazie;
- la scala sotto il Belvedere di Callìa.
Se ami il cinema, immancabile da fare la tappa al Bar Ristorante Graziella, set di numerosi film.
Altra curiosità: sai che, nel 2015, Apple e Microsoft utilizzarono il porto della Corricella per rendere evidente la resa cromatica degli schermi di iPhone 6S e del portatile/tablet Surface Pro 4?
Questo può darti un’idea di quanto siano stupefacenti i colori delle case della Corricella.
Piazzetta Semmarezio
Questa piazzetta, crocevia tra i borghi di Corricella, Marina Grande e Terra Murata è conosciuta anche con il nome di Piazza dei Martiri, a causa del tragico evento dell’impiccagione di sedici cittadini la cui unica colpa fu quella di aver aderito alla Repubblica napoletana.
Definita anche “La Terrazza di Procida”, grazie al suo panorama, è dominata dal Santuario di Santa Maria delle Grazie e dal Palazzo De Iorio, costruito nella seconda metà del XVIII sulle fondamenta di un edificio gotico.
Merita una menzione anche la statua dedicata ad Antonio Scialoja, economista e politico napoletano, morto a Procida nel 1877.
Le spiagge di Procida
Procida è un’isola ricca di spiagge, baie e calette incantevoli e tutte da scoprire.
Ognuna di questi luoghi ha delle caratteristiche particolari:
- Spiaggia della Lingua: si trova all’estremità sinistra del porto di Marina Grande, piccola e panoramica, è racchiusa da un costone di roccia ricoperto da vegetazione. La sabbia è spessa e scura, fatta di ciottoli, mentre il mare è leggermente mosso e blu intenso, ma si tinge di rosso al tramonto;
- Spiaggia della Chiaiolella: situata tra Punta Serra e il promontorio di Santa Margherita Vecchia, è la più frequentata sull’isola. I fondali sono bassi, ideali per nuotare in sicurezza, anche se nel pomeriggio il mare può diventare mosso a causa del maestrale. Dalla spiaggia puoi visitare Marina Chiaolella e il Santuario di San Giuseppe costruito nel 1836;
- Spiaggia di Ciraccio: separata dalla spiaggia della Chiaiolella da due faraglioni tufacei originatisi a seguito della frana del costone roccioso, è il tratto sabbioso più lungo dell’isola. Anche qui il sole è presente tutto il giorno e il mare si agita un po’ nel pomeriggio.
- Spiaggia del Pozzo Vecchio: conosciuta come spiaggia del Postino, grazie alle scene del film girate qui. Una baia a forma di ferro di cavallo con sabbia molto scura di origine vulcanica e il mare blu intenso;
- Spiaggia della Chiaia: è la più centrale e allo stesso tempo la più isolata, poiché si raggiunge a piedi attraverso due scale, una di 186 scalini situati in un vicolo che parte da piazza Olmo e un’altra in Via dei Bagni da Piazza San Giacomo. Altra soluzione è arrivarci via mare. La spiaggia è un’unica grande lingua di sabbia nera, racchiusa tra il porticciolo della Corricella e l’altura su cui sorge Terra Murata;
- Spiaggia della Silurenza: ideale per le famiglie, anche perché facilmente raggiungibile da Via Roma, proprio vicino al porto di Marina Grande.
L’isola di Vivara
In questo articolo ci teniamo a citarvi anche l’isola di Vivara, anche se purtroppo, non è visitabile al momento, ma si sta lavorando per renderla fruibile, nel rispetto dei regolamenti e del territorio.
L’isola di Vivara, proprietà della famiglia Diana, è un lembo di terra collegata a Procida da un ponte transitabile solo a piedi ed è ricca di piante rare, conigli selvatici e uccelli acquatici.
Oltre alla flora e alla fauna assolutamente uniche e particolari, sull’isola esistono ritrovamenti archeologici di epoca micenea.I suoi fondali sono il regno di uno straordinario patrimonio di biodiversità.
Dal 1974, l’isola di Vivara è un’oasi naturalistica protetta, dal 1979 è sottoposta al vincolo archeologico e dal 2002 è diventata anche una Riserva Naturale dello Stato.
Insieme a Ischia e Procida, fa parte dell’Area Naturalistica Regno di Nettuno, che comprende il mare che circonda l’Arcipelago Flegreo, formato da queste 3 isole, che chiudono ad ovest il golfo di Napoli e fanno parte di un grande complesso vulcanico considerato tuttora attivo.
Tra i rari edifici presenti sull’isola di Vivara c’è la casa fatta realizzare dal Duca De Guevara nel 1681, divenuta in seguito Casina di Caccia Borbonico attiguo alla Casa Colonica.
Attualmente si sta lavorando affinché possa realizzarsi il trasferimento allo Stato della proprietà dell’Isola di Vivara, per consentire il pieno esercizio delle funzioni istituzionali della Riserva e la piena utilizzazione del territorio da parte della collettività.
Questo passaggio permetterà anche l’intervento sugli edifici di rilevanza storica, la messa in sicurezza e la manutenzione conservativa, conformi a un territorio protetto.
Museo Casa di Graziella
La Casa di Graziella è un museo ispirato al romanzo “Graziella” di Alphonse De Lamartine, ambientato a Procida nel 1800.
Il libro racconta la storia d’amore tra lo scrittore e una ragazza procidana, realmente esistita.
Si trova al secondo piano del Palazzo della cultura (Ex conservatorio delle orfane) a Terra Murata e dal terrazzo, potrai godere dello splendido panorama, affacciato sul Golfo di Napoli, incomparabile.
La casa-museo ricrea gli interni tipici di una casa procidana del 1800, dalla cucina con stufa a legna, al piccolo salottino per accogliere ospiti.
Tutto il corredo della casa è datato tra 1800 e 1900, ma nulla è appartenuto a Graziella.
La visita alla Casa di Graziella ti permetterà di comprendere come si viveva fino a poco tempo fa sull’isola.
Questo museo ha lo scopo di salvaguardare e tramandare la storia di Procida, attraverso il mito di Graziella che visse e morì per amore.
Il costo della visita è di circa €3 ma informati prima se il museo è aperto: lacasadigraziella@gmail.com oppure tel 333 3739076.
Il Faro di Procida
Il faro di Procida è abbandonato, tuttavia ha un suo fascino particolare, anche grazie alla piccola stradina da percorrere per raggiungerlo.
Un vicoletto di muri bianchi e gradini, circondati da piante rampicanti e profumo di menta.
Si trova a Punta Pioppeto, alle spalle di Marina Grande e vale una visita anche per il panorama.
I Giardini di Elsa Morante
Alla fine dell’800, fu costruito a Procida l’Albergo Eldorado, divenuto popolare negli anni Cinquanta, quando vi alloggiarono alcune figure di spicco della letteratura italiana, come Vasco Pratolini e i coniugi Moravia e Morante.
Dai giardini dell’albergo e dal belvedere, tra l’azzurro del mare e il profumo di limoni, Elsa Morante immaginò il suo personaggio, protagonista del romanzo “L’Isola di Arturo”.
Eldorado ha chiuso nel 1998, ma ne è stato riconosciuto l’alto valore storico e culturale, così il Comune ha preso in gestione la struttura per aprirvi il “Parco Letterario Elsa Morante”.
Purtroppo i “Giardini di Elsa Morante” non sono mai stati effettivamente aperti al pubblico e sono fruibili solo in occasione del Premio Letterario intitolato alla scrittrice.
Ti consigliamo di recarti comunque all’indirizzo del vecchio albergo, in Via Vittorio Emanuele 225, per sbirciare all’interno e avere un assaggio della bellezza che ispirò Elsa Morante.
Procida: isola autentica e sognatrice
Per visitare Procida devi avere un cuore capace di apprezzare l’autenticità, i ritmi lenti e la natura incontaminata, senza compromessi.
Vi aspettiamo per accogliervi nelle nostre camere e darvi tutte le informazioni necessarie per raggiungere Procida e organizzare la vostra visita all’isola.
Sara Daniele, copywriter, blogger, travel marketer. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.